Un gioco, un concorso, un grido generazionale. Domani, martedì 12 marzo, alle 9.30, l’Auditorium del Liceo Da Vinci di Cerea si trasforma in un palcoscenico di riflessione e provocazione con lo spettacolo “Freevola” di Lucia Raffaella Mariani. Un evento dedicato alla parità di genere organizzato dal Cantiere delle Donne, con il patrocinio del Comune di Cerea e il supporto di BCC Veneta e dell’Istituto scolastico.
Dopo il successo della tappa di Selvazzano Dentro andata sold out, l’associazione porta ora il suo format innovativo tra gli studenti veronesi, puntando a un cambio di prospettiva sul tema dell’ammirazione e delle dinamiche di genere.
Uno spettacolo interattivo: tra ironia e denuncia
“Freevola” non è solo un monologo, ma un vero e proprio gioco teatrale. La protagonista, Lucia Raffaella Mariani, entra in scena con un grande sorriso, pronta a partecipare a un concorso. Il suo obiettivo? Farsi amare dal pubblico in un’ora, per quello che è. Ma dietro la leggerezza apparente, lo spettacolo scava nelle insicurezze e nei condizionamenti che spingono le donne a cercare approvazione.
Il pubblico, composto soprattutto da studenti, avrà un ruolo attivo: con pollici alzati o abbassati e rose simboliche, deciderà il destino della protagonista. Un meccanismo che, tra ironia e amarezza, mette a nudo il bisogno di piacere e le pressioni sociali che lo alimentano.
Dallo spettacolo al confronto: il talk show con le istituzioni
Al termine dello spettacolo, spazio al dibattito. Un talk show che vedrà protagonisti gli studenti, i docenti e le istituzioni locali, moderato dalla giornalista Micaela Faggiani, presidente del Cantiere delle Donne. Interverranno:
• Carmen De Simone — Dirigente scolastica
• Elena Spanti — Vicaria
• Chiara Sandrini — Psicologa dell’Istituto
• Marco Franzoni — Sindaco di Cerea
• Cristina Morandi — Assessore Politiche Sociali e Pari Opportunità
• Lara Fadini — Assessore Istruzione
• Silvia Verzola — Presidente Commissione Pari Opportunità
• Lucia Raffaella Mariani — Attrice e protagonista dello spettacolo
Il tema: essere “freevole” per essere libere
Lo spettacolo prende spunto da una riflessione di John Berger:
“Gli uomini guardano le donne, le donne osservano sé stesse per essere guardate” (Questione di sguardi, Il Saggiatore, 2022).
Essere donna, oggi, significa spesso convivere con una doppia identità: chi si è veramente e chi si deve apparire per piacere agli altri. “Freevola” dà voce a questa tensione invisibile, trasformandola in un’urgenza generazionale. Un invito a rompere le gabbie dell’ammirazione forzata per riscoprire la libertà di essere se stesse.
Un appuntamento che unisce arte e consapevolezza, parlando ai giovani con il loro linguaggio, ma senza perdere l’intensità di un messaggio necessario.
Link utili:
• Video integrale di Freevola.
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