Legnago ha celebrato un importante traguardo per il volontariato locale con l’inaugurazione della nuova sede della Croce Verde, situata in via Pastoria, nel quartiere di Porto, accanto al deposito delle corriere ATV.
Un risultato reso possibile grazie all’impegno congiunto della Provincia di Verona, guidata dal presidente Flavio Pasini, e di ATV Bus Verona, con il direttore generale Massimo Bettarello.

La nuova sede è stata intitolata a Giordano Riello, fondatore di Aermec e grande sostenitore della Croce Verde Verona Sede Legnago. Un gesto che suggella il legame profondo tra la famiglia Riello e il volontariato locale: nel corso degli anni, Giordano Riello ha infatti donato le ambulanze all’associazione, contribuendo concretamente al potenziamento dei servizi di emergenza nel territorio.

«È dal 1990 che Croce Verde ha messo radici nel nostro territorio — ha ricordato il sindaco Paolo Longhi —. Da allora si è moltiplicato l’entusiasmo dei volontari e, di rimando, abbiamo assistito alla riconoscenza e alla filantropia di persone speciali come la famiglia di Giordano Riello. Mi piace sempre sottolineare che il terzo settore è il primo per capacità di determinare sinergie e coesione sociale».

La nuova sede della Croce Verde; il sindaco Paolo Longhi con Alessandro e Raffaella Riello.

La cerimonia è stata aperta con la benedizione di don Paolo, seguita dal momento solenne della scopertura della targa dedicata a Giordano Riello da parte dei figli Alessandro e Raffaella Riello, visibilmente commossi.

Oltre al sindaco Longhi, erano presenti il presidente del Consiglio Comunale Roberto Danieli, l’assessore Daniela De Grandis e il consigliere comunale Marco Venturato, a testimonianza della vicinanza dell’amministrazione comunale alle realtà associative del territorio.

Presente anche una nutrita rappresentanza dei volontari della Croce Verde, guidati da Pietro Balbo responsabile della sede di Legnago, che ha sottolineato l’importanza di questa nuova struttura: «Questa sede non è solo un luogo fisico, ma un punto di riferimento per la comunità, uno spazio che ci permetterà di essere ancora più efficienti nelle emergenze e nei servizi quotidiani».

 

 

 

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