Oggi, sabato 16 novembre, alle 17.30, la Fondazione Fioroni ospiterà la vincitrice del Premio Strega 2024, Donatella Di Pietrantonio, che presenterà il suo libro “L’età fragile” al Centro Ambientale Archeologico Museo Civico di via Fermi.
Un evento in collaborazione con le biblioteche della Città di Legnago, Biblioteca Civica Fioroni e Biblioteca Comunale Bellinato.

«Ospitare a Legnago una scrittrice vincitrice del Premio Strega 2024 – dichiara il direttore della Fondazione Fioroni, Federico Melotto – é una grande soddisfazione e un grande onore per la Fondazione Fioroni, per le biblioteche cittadine e per tutta la comunità legnaghese.
Un appuntamento di livello altissimo che siamo riusciti ad organizzarlo grazie a un intenso lavoro di coordinamento con diverse realtà: in particolare voglio ricordare la Fondazione Bellonci che organizza il premio Strega e che ha dato fiducia alla Fioroni riconoscendo la professionalità del suo progetto culturale. Credo si tratti di un risultato importante, un regalo che vogliamo fare a Legnago».

«Quando abbiamo festeggiato i sessant’anni della nostra biblioteca, circa un mese fa, avremmo già voluto avere con noi Donatella Di Pietrantonio – aggiunge il presidente della Fondazione, Luigi Tin – ma aveva già altri impegni e non è stato possibile. Potevamo quindi rimandare le celebrazioni per il sessantesimo attendendo la sua disponibilità, o decidere di avere due momenti diversi, e abbiamo optato per questa soluzione, festeggiando i sessant’anni nella ricorrenza esatta, e ospitando ora la vincitrice del Premio Strega, che oltretutto tratta anche un tema che oggi è di una certa rilevanza, visto che parla di problematiche legate ai giovani.
Mettendo insieme la nostra biblioteca, che per contenuto e genesi storica è un po’ il nostro gioiellino, e questa scrittrice che tratta un tema relativo al disagio giovanile, abbiamo deciso di dar corso a questo evento».

Questo, invece, il commento del sindaco Paolo Longhi: «I miei più vivi complimenti al dinamismo della Fondazione Fioroni che ancora una volta ha saputo stupirci, portando a Legnago un appuntamento straordinario».

Il romanzo
«L’età fragile non è un’età della vita, è la vita stessa. La memoria che non può nascondere il dolore, la solitudine dopo la separazione, la colpa per la sopravvivenza. La vita dura come un sasso che Donatella Di Pietrantonio riesce a levigare con le mani sicure della sua scrittura.
L’età fragile è la storia di una famiglia sospesa nel segreto del trauma, parole mai dette rinchiuse nel cuore di una montagna d’Abruzzo che è insieme psiche e paesaggio.
L’età fragile è il romanzo di una madre che non trova respiro, stretta tra la severità del padre e il silenzio della figlia. Un libro che raccontando il dolore lo cura, perché a scriverlo è una donna che conosce il miracolo delle parole e il sangue delle ferite.»

Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al Dente del Lupo c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano piú.

 

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