A poco più di tre mesi dall’appuntamento con le urne non è stato ancora sciolto definitivamente il nodo del candidato di centrodestra successore del sindaco Graziano Lorenzetti, ma Fratelli d’Italia dopo la riunione dei vertici provinciali di lunedì scorso esce allo scoperto. L’occasione è stata la cena di Gala, ieri sera, per la presentazione delle quattro De.Co. di Isola della Scala.
«Abbiamo espresso ai nostri alleati della coalizione di centrodestra la nostra ferma convinzione che l’unico nome per cui ci spenderemo, quale successore di Graziano\ Lorenzetti, sarà quello di Paolo Longhi , attuale presidente del Consiglio comunale di Legnago. – Lo ha confermato il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Ciro Maschio – Porteremo avanti questa scelta che riteniamo essere la migliore per la città e per i legnaghesi assieme a quella già decisa su Valeggio sul Mincio per Alessandro Gardoni, con l’augurio di andare uniti con i nostri alleati di centrodestra già dal primo turno».
A questo punto è inevitabilmente fuori dai giochi il sindaco in scadenza Graziano Lorenzetti che aveva posto come condizione per un mandato bis di ottenere carta bianca nella composizione della sua Giunta.
Ma l’out per il borgomastro era già nell’aria nella riunione di lunedì scorso durante il vertice svoltosi nel quartier generale del Carroccio a Verona tra i coordinatori provinciali Paolo Borchia per la Lega, Claudio Melotti di Forza Italia e, appunto, Ciro Maschio per Fratelli d’Italia in cui si dovevano decidere le candidature disponibili nei cinque Comuni scaligeri al di sopra dei 15mila abitanti chiamati a rinnovare le proprie Giunte, ossia Negrar, Pescantina, San Bonifacio, Valeggio e appunto Legnago che metteva in gioco il vicesindaco Roberto Danieli per la Lega, Paolo Longhi sostenuto da FdI e Riccardo Toufik Shahine, supportato da FI, ma non trovando, a fine seduta, la condivisione su un nome.
Da qui la decisione di Ciro Maschio di forzare la mano proponendo come unico nome quello di Paolo Longhi.
Quale sarà la reazione della Lega è facile da immaginare che potrebbe scegliere di correre da sola al primo turno, mentre per Forza Italia, che si è sempre espressa per l’unità della coalizione, non dovrebbe essere un problema.
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