Che Simone Tebon e il vicesindaco Roberto Danieli non si fossero mai amati lo si era capito da tempo. Ma ieri sera, mercoledì 20 dicembre, con il Consiglio chiamato ad approvare l’ultimo bilancio di previsione dell’amministrazione Lorenzetti, la loro querelle è tracimata al punto da imporre al presidente Paolo Longhi plurimi richiami.

Il super consigliere ha esordito (vedi video 2:34:00) rivendicando il suo apporto alla vittoria di Graziano Lorenzetti, assegnando a Danieli il ruolo di predestinato alla poltrona in giunta: “non sono qua per fortuna – ha incalzato Tebon – ho preso i miei voti mentre Danieli era già designato ad essere vicesindaco; prima di accettare l’incarico mi chiese se poteva fidarsi di me ed io lo chiesi a lui che mi ha ripagato abbandonando la lista civica per approdare alla Lega col salto della quaglia”.

Non si è fatta attendere la replica (vedi video 2:39:15) del numero due di Palazzo de Stefani: «non vorrei nemmeno parlare con certi personaggi come Tebon che veniva ai nostri incontri con i cittadini solo per denigrare e presenta proposte amministrative senza spiegare come potrà realizzarle». Danieli ha poi concluso: «Io ho fatto il vicesindaco perché ho preso più voti tanto di Tebon quanto di altri della lista che non mi avrebbero mai voluto in questo ruolo».

C’è da scommettere che la diatriba sia proseguita anche a microfoni spenti. Del resto il documento tecnico del bilancio – presentato dall’assessore Daniela De Grandis – è stato in buona parte colto come occasione per rintuzzare polemiche reciproche.

Hanno fatto eccezione gli interventi di Mattia Lorenzetti – che ha sottolineato lo sforzo per migliorare la sicurezza stradale a San Pietro, a Porto e a Vangadizza, nonché ha riferito dell’aumento dell’organico della polizia locale – e Loris Bisighin, che ha valorizzato la capacità di mantenere inalterato il carico fiscale, migliorando i servizi.

La vis polemica non è mancata anche nell’intervento finale del consigliere Angelo Guarino il quale si è scagliato nei confronti dell’assessore Luca Falamischia, suo consueto bersaglio e ieri assente: «ho ricevuto dall’assessore Falamischia offese personali, intimidazioni, e così miei famigliari e amici, che hanno gli screenshot».

Eppure nel suo intervento fantasioso “Lettera a Babbo Natale”, il capogruppo futurista Diego Porfido, aveva invocato per la prossima amministrazione – «un confronto alto, più incentrato sui temi anziché sui bassi battibecchi».

Nel merito l’assise di Palazzo de’ Stefani ha comunque confermato le aliquote IMU, con riduzione al 50% per gli immobili ATER, e così pure la percentuale dell’addizionale irpef allo 0,6%, con una soglia di esenzione di 15mila euro. «Il comune di Legnago – ha ribadito la maggioranza – si è quindi confermato tra i municipi con l’aliquota fissa più bassa del Veneto. Il tutto – hanno concluso – con un bilancio costruito nella difficoltà di determinare previsioni congrue e prudenti in presenza di incertezza sui costi energetici e di entrate tributarie, peraltro con lo spettro della spending review sulla spesa corrente e la presenza inquietante dell’inflazione».

Sono stati confermati gli interventi di favore per i plateatici richiesti da bar e ristoranti, giacché anche per i mesi di giugno e luglio si abbatterà la tariffa fino ad un massimo del 90 per cento.

QUI IL VIDEO INTEGRALE DEL CONSIGLIO 

 

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