Annunciata l’edizione del decennale del Festival della Bellezza, dedicata a Philippe Daverio, ennesimo salto di qualità per una manifestazione che rappresenta un unicum a livello europeo e che in pochi anni si è affermata tra le principali italiane con eventi in eccezionali luoghi d’arte e il record nazionale di presenze in teatri per appuntamenti di riflessione filosofica e narrazione artistica e letteraria.
In programma 41 eventi, tra giugno e ottobre, sul tema dell’edizione “La vita che imita l’arte”: su come l’arte determina la nostra identità, la nostra storia e le nostre esistenze.
Apertura il 10 giugno al Teatro Romano di Verona con una lectio inedita di Alessandro D’Avenia; a seguire si esprimeranno sul tema, da diverse prospettive, intellettuali e artisti come Massimo Recalcati, Stefano Bollari, Melania Mazzucco, Umberto Galimberti, Guia Soncini, Alessandro Bergonzoni, Massimo Cacciari, Patty Pravo, Vittorio Sgarbi, Francesca Michielin, Arianna Porcelli Safonov, Mogol, Federico Buffa, Alessandra Ferri, Beppe Severgnini, Stefano Massini, Frida Bollani Magoni, Morgan, Aldo Grasso, Suzanne Vega. Ultima novità del programma un evento con protagonista Francesco Guccini.
«La bellezza che racconta il nostro festival è soprattutto espressione artistica. – dice il direttore artistico Alcide Marchioro –. E per il decennale abbiamo voluto proporre eventi sull’influenza dell’arte. L’immaginazione artistica più ancora che esprimerci e rappresentarci, ci crea. L’invenzione di nuovi mondi immaginari determina i principali mondi reali, quelli interiori».
I luoghi
Come da tradizione, l’itinerario parte da Verona e avrà nel Veneto un luogo d’elezione: il Teatro Romano di Verona sarà la sede principale degli eventi che andranno dalle sponde del lago a Garda, nella cinquecentesca Villa Guarienti di Brenzone, a Venezia, con appuntamenti in ville storiche in Valpolicella quali Mosconi Bertani e Guerrieri Rizzardi a Negrar, al Teatro Olimpico e alla Basilica Palladiana di Vicenza e al Palazzo della Ragione di Padova.
Un luogo centrale delle riflessioni sarà Milano con rifermento al Quattrocento e al Novecento, secoli in cui fu tra le capitali internazionali di arte e cultura: oltre che al cospetto dell’Ultima cena di Leonardo, il Festival proporrà eventi al Castello Sforzesco, al Museo Poldi Pezzoli, a Villa Necchi Campiglio e alla Sala Fontana dell’Arengario.
Altri appuntamenti saranno alle Grotte di Catullo a Sirmione, al Teatro Bibiena di Mantova, a Monterosso, a Erice e alle Serre Torrigiani a Firenze.
Programma “La vita che imita l’arte”
L’apertura il 10 giugno con la lectio “Arte e vita” di Alessandro D’Avenia inaugura una serie di riflessioni letterarie, filosofiche, storiche, artistiche, di spettacoli e di concerti con riferimento al rapporto tra arte e vita da parte di alcuni dei maggiori protagonisti della scena culturale e artistica.
Al Teatro Romano di Verona sono programmati 12 appuntamenti: l’11 giugno concerto “Minaccia Bionda” di Patty Pravo con le sue canzoni cult e il suo inconfondibile stile; il 12 prima nazionale dello spettacolo di Federico Buffa “La Milonga del Fútbol”, narrazione sull’Argentina attraverso le gesta di fenomenali campioni dalla personalità eccentrica, Renato Cesarini, Omar Sivori, Diego Armando Maradona, Lionel Messi; il 13 incontro con la più celebre ballerina contemporanea, Alessandra Ferri, che racconta le sue appassionanti esperienze artistiche con la proiezione di video di sue esibizioni; il 14 lectio di Massimo Recalcati “L’arte della nostalgia”; il 15 il sarcasmo, la verve e l’ironia di Arianna Porcelli Safonov con il monologo teatrale “Gli inutili sforzi con cui la vita cerca di imitare l’arte”; il 16 ritorna dal vivo Stefano Bollani dopo il successo della trasmissione “Via dei Matti n°0” con il concerto “Piano solo – il bello dell’improvvisazione”. Dopo l’itinerario in prestigiosi luoghi d’arte italiani il Festival torna al Teatro Romano il 18 settembre con il concerto di Francesca Michielin “L’Estate dei Cani Sciolti”; il 20 Vittorio Sgarbi racconta il rapporto tra arte e vita con la narrazione “Gli invisibili”; il 21 Umberto Galimberti riflette su “La vita, al pari dell’arte, abita l’incerto confine tra ragione e follia”; il 22 in scena l’estro funambolico della parola di Alessandro Bergonzoni con la lectio magistralis “Arti interiori e arti superiori”; il 23 Francesco Guccini racconta la sua arte e le idee sulla vita espresse attraverso le sue canzoni.
Altra città d’arte che ospita il Festival è Vicenza con appuntamenti teatrali, musicali e filosofico-letterari. Al Teatro Olimpico a marzo c’è stata l’anteprima del Festival con uno tra i maggiori scrittori al mondo, David Grossman, il 23 giugno Stefano Massini propone la narrazione inedita “Vite da romanzo tra capolavori e letteratura pop”, il 24 Morgan la lezione-concerto su come la musica ha composto la nostra emotività da Bach ai Beatles. Alla Basilica Palladiana il 30 giugno Igor Sibaldi riflette su grandi modelli nell’arte antica e moderna. Il Festival ha tra le principali sedi anche ville storiche del territorio veronese, dal lago di Garda alla Valpolicella: il 27 e il 28 giugno sarà nella magnifica Villa Guarienti di Brenzone a Punta San Vigilio a Garda con Stefano Zecchi e Aldo Grasso; l’11 luglio appuntamento a Villa Mosconi Bertani a Negrar con la lectio di Umberto Galimberti “Le parole di Gesù”, il 13 protagonista una star internazionale, Suzanne Vega, caposcuola del cantautorato femminile, col concerto “An Intimate Evening of Songs and Stories” insieme al celebre chitarrista Gerry Leonard; il 6 settembre nel Teatro di Verzura di Villa Guerrieri Rizzardi Giorgio Conte interpreta il mix tra swing e humour. Altri appuntamenti sul lago di Garda sono previsti alle Grotte di Catullo con Giordano Bruno Guerri sulla vita di D’Annunzio come opera d’arte e al Vittoriale: il 2 agosto concerto di Frida Bollani Magoni “MusicaViva”, il 3 il monologo inedito di Arianna Porcelli Safonov “Riesumare il padrone di casa in una notte d’Agosto”, il 4 racconto di Beppe Severgnini “Gli umoristi sono tristi? Ironia e giornalismo tra XX e XXI secolo”. Su letteratura, giornalismo, scrittura e ironia rifletterà con la consueta sagacia anche Guia Soncini protagonista di un appuntamento il 28 settembre al Teatro Bibiena di Mantova. Il Festival sarà presente anche in altri due celebri luoghi d’arte del Veneto, emblemi della sua grande storia dal Medioevo al Novecento, con riflessioni in riferimento ai contesti: il 13 settembre Melania Mazzucco propone alla Collezione Peggy Guggenheim a Venezia la lectio “Il vizio dell’arte”, il 2 ottobre Igor Sibaldi al Salone del Palazzo della Ragione di Padova il racconto “La vita è più influenzata dall’arte o dalle stelle?”.
Tra gli appuntamenti in giro per l’Italia Mogol a Monterosso racconta la storia di canzoni iconiche; al tempio di Era a Selinunte il tema del Festival verrà affrontato da filosofia, mito e tragedia nella classicità greca fino a grandi artisti originali del Novecento come Burri e Battiato; alle Serre Torrigiani a Firenze Gianni Canova parlerà del più grande classico del cinema, Alfred Hitchcock; a Milano appuntamenti di arte e filosofia, legame analizzato da Massimo Cacciari nella sua riflessione al Cenacolo Vinciano “L’immagine agente”; l’appuntamento di chiusura del Festival sarà il 12 ottobre con un artista, Tullio Pericoli, in un luogo di fusione delle arti del Novecento, la Sala Fontana dell’Arengario.
Il Festival, che è tra i primi italiani per presenze dal vivo con sempre esaurite tutte le sedi, negli ultimi anni è stato quello con maggiore incremento di follower sui social con milioni di visualizzazioni dei video.