È stata completata la posa delle tubazioni della seconda fase di cantieri che hanno come obiettivo portare l’acqua di rete nell’ultima grande area della provincia non ancora coperta dal servizio di acquedotto. Quella che comprende i territori di Nogara e Gazzo, al centro di uno dei progetti più importanti dell’ultimo piano delle opere di Acque Veronesi e primo tassello del futuro sistema acquedottistico della nostra pianura.
Dalla partenza dei lavori, due anni fa, nel comune di Isola della Scala è stato realizzato il primo dei cinque pozzi previsti nel progetto. Una scelta a cui si è arrivati dopo un attento studio geologico ed idrogeologico del territorio. Quindi è stato creato il collegamento con la centrale di Pellegrina e sono stati posati i circa sette chilometri di condotte per realizzare le interconnessioni con i comuni di Nogara, Isola della Scala, Trevenzuolo, Nogarole Rocca, Sorgà, Erbè e Gazzo Veronese.
«Procede positivamente l’attività per la realizzazione del nuovo sistema acquedottistico nelle aree attualmente non coperte dal servizio nei comuni di Nogara e Gazzo. L’obiettivo è dotare di acquedotto circa duemila utenze e garantire una migliore efficienza a chi in zona è già allacciato, aumentando notevolmente le portate, dagli attuali 10 fino a 60 litri al secondo» – ha spiegato il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sala consiliare del comune di Nogara.
L’intervento segue la stessa strategia già usata in altri territori che presentavano falde compromesse, nel caso specifico dalla presenza di inquinanti naturali come arsenico, ferro, ammoniaca e manganese, con l’individuazione di fonti alternative.
«Lo studio del territorio ci ha permesso di individuare la soluzione ottimale che si articola in più fasi» – ha concluso il presidente Mantovanelli – «la Nogara-Gazzo è di fatto il primo tassello di un sistema complesso di opere dal valore totale di oltre 50 milioni di euro che formerà nei prossimi anni il futuro sistema acquedottistico della pianura veronese con 35 comuni collegati e mille litri al secondo di portata».
Soddisfazione per lo stato di avanzamento dei lavori, nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo, in particolare per l’aumento dei costi e il reperimento dei materiali, è stata espressa anche dal sindaco di Nogara e presidente della Provincia, Flavio Pasini «Il nostro territorio sente da anni l’esigenza di avere acqua di qualità, controllata e sicura. Come ho già detto è un segnale di modernità e una risposta concreta che diamo ai cittadini su tematiche di primaria importanza come la salute e lo sviluppo del territorio. La cosa più importante – e lo dico anche da presidente della Provincia – ha proseguito Pasini, ricordando il lavoro in team con Acque Veronesi, Consiglio di Bacino e Comune di Gazzo «è che tutti insieme abbiamo trovato non solo la soluzione di un problema, ma anche una visione complessiva di un sistema che rappresenterà una svolta per far crescere ulteriormente i nostri territori».
«La politica seria e la buona amministrazione sono un connubio perfetto quando alle promesse seguono i fatti. Nel caso dell’acquedotto Nogara-Gazzo Veronese vi è stato proprio questo binomio. Condividere il bene delle nostre comunità portando servizi indispensabili è la soddisfazione più grande che un sindaco possa provare. Grazie ad Acque Veronesi per aver recepito la voce dei sindaci» – il commento del primo cittadino di Gazzo Veronese Stefano Negrini.
Resta da completare ora la terza e ultima fase dei lavori, per la quale si attendono le autorizzazioni dagli enti competenti. Andrà completato il campo pozzi: ne saranno scavati altri quattro per un totale di cinque. Verrà potenziato un tratto di condotta tra Erbè e Pellegrina e verranno posati nuovi tratti di rete nell’abitato di Nogara.
Successivamente verrà realizzata l’interconnessione tra Nogara e Gazzo Veronese con la possibilità di ulteriori nuovi allacciamenti.
Il costo complessivo di quest’ultima fase di lavori è stato aggiornato a 7 milioni di euro, con una durata prevista di 24 mesi. Il valore totale dell’opera sarà di circa 12 milioni di euro.