Una raccolta fondi promossa da Plastic Free Legnago, iniziata prima e durante l’evento dello scorso mercoledì 23 novembre durante la serata di gala al ristorante Pergola di fronte ad una platea attenta di imprenditori, professionisti e amministratori riuniti proprio per promuovere la nuova sfida in cui si cimenterà Plastic Free Legnago e che continuerà anche nei prossimi giorni presso le aziende e i cittadini di Legnago.
L’obiettivo dell’associazione Onlus guidata da Sara Fantin (nella foto) è riuscire, entro la prossima primavera, all’installazione in 16 istituti scolastici legnaghesi di ben 22 colonnine per l’erogazione dell’acqua.
Una lotta senza quartiere, quella di Plastic Free, alla plastica monouso, soprattutto quella delle bottigliette, ma che sta invadendo ormai il mercato anche in altre forme, come i contenitori per la frutta già sbucciata e confezionata in vaschette di plastica.
Il progetto della Onlus prevede che gli studenti degli istituti legnaghesi coinvolti riceveranno una borraccia rigorosamente marchiata “Plasticfree” con la quale potranno approvvigionarsi d’acqua alle colonnine, senza più produrre tonnellate all’anno di bottigliette.
Si punta a raggiungere e sensibilizzare più di 2mila studenti delle scuole.
Il piano prevede anche il coinvolgimento del Comune per progetti di informazione e dibattito con la cittadinanza in merito all’acquisto e utilizzo di plastica monouso oltre all’affiancamento alle aziende che vorranno intraprendere progetti di riconversione per abbandonare l’uso di plastica monouso nelle loro sedi.
La cifra ipotetica riguardante l’intero progetto si attesta all’incirca sui 20 mila euro. Ad ora ne è stata raccolta oltre la metà con le donazioni liberali ottenute nella serata di beneficenza e durante la presentazione del “Progetto Scuole Plasticfree Legnago” nelle scorse settimane.
Il Comune si farà carico dei costi di adeguamento per l’installazione degli erogatori, per la microfiltrazione e della loro manutenzione. Con le donazioni dei cittadini e delle imprese del territorio, Plastic Free acquisterà gli erogatori che donerà in comodato d’uso al Comune di Legnago.
Durante la cena di raccolta fondi, a cui hanno preso parte oltre 120 commensali, tra cui i referenti di Legnago di Plastic Free Sara Fantin, Gianluca Vallecoccia, Alessia Gozzo ed Elisa Daccordi, il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti, assessori consiglieri e amministratori di enti del territorio; l’attrice Laura Magni, la mitica sindaca di Bogolone Norma Passarin di Zelig, promoter dell’iniziativa, ha aperto una campagna di crowdfunding per le donazioni sotto i 500 euro: ogni cittadino può contribuire con una quota attraverso la piattaforma “GoFundMe” accedendo al link: https://gofund.me/03d28c50
«Una serata che è stata un punto di conferma importante, oltre ogni aspettativa, per noi di Plastic Free Legnago – ribadisce Sara Fantin – Un esperimento di crescita e di informazione basato sulla cooperazione di Enti, Scuole, Aziende e Istituzioni. Abbiamo dato finalmente avvio, dopo mesi di incontri e riunioni, a questo progetto per rendere Plastic Free le Scuole di Legnago, per informare la cittadinanza, per educare ragazzi e a adulti ad un cambio di cui ormai c’è bisogno impellente, per evitare l’utilizzo di plastica monouso dove possibile e creare consapevolezza nel suo acquisto.
Abbiamo chiamato imprenditori, cittadini, enti e scuole e amministratori a riunirsi attorno ad un unico tavolo per promuovere la donazione attraverso Plastic Free di erogatori d’acqua e borracce per i nostri ragazzi, per formarli ed educarli alla sostenibilità attraverso la nostra associazione, per muovere le istituzioni ad un’importante e sistematica sensibilizzazione della popolazione e per chiamare a raccolta gli imprenditori illuminati, per essere fulcro di una nuova visione della società in cui innanzitutto coinvolgere le persone che compongono i loro team e poi per iniziare la rivoluzione del convertirsi concretamente e progressivamente alla riduzione della plastica, per guardare all’ambiente come ad un bene comune preziosissimo, di cui prendersi cura tutti insieme, quanto prima».