Sarà la città di Cerea ad ospitare giovedì 3 novembre, dalle 18.00 alle 20.00, nella Area Exp di via Oberdan 10, il convegno dal titolo “Pianura Sostenibile”, un nuovo appuntamento dedicato allo strumento delle cosiddette “comunità energetiche”, un’opportunità per i territori locali di raggiungere maggiore indipendenza energetica abbattendo i costi della bolletta.

L’evento, organizzato da Verona Network in collaborazione con Apindustria Confimi Distretto di Legnago e il Comune di Cerea, vedrà i saluti iniziali del sindaco di Cerea Marco Franzoni e della presidente di Apindustria Confimi Verona – Distretto di Legnago Patrizia Aquironi.
Seguiranno gli interventi e le testimonianze di Gabriele Nicolis, presidente della Cooperativa WeForGreen Sharing che porterà all’attenzione del pubblico l’approfondimento dal titolo “Le comunità energetiche al servizio del territorio”; di Carlo Poli, direttore settore pianificazione urbanistica Provincia di Verona che illustrerà il dettaglio della Legge regionale N.17 del 19/07/2022, indicando le novità per i comuni; di Piergiovanni Argenton, responsabile Veneto di Albatros & Partners che interverrà con uno speech dal titolo “Dall’analisi del fabbisogno energetico alla costituzione della Comunità Energetica. Iter amministrativo a supporto delle Amministrazioni Comunali”; infine, di Federico Perillo, responsabile territoriale BCC Verona e Vicenza con un approfondimento sugli strumenti finanziari sostenibili a disposizione di famiglie e imprese.

«È un’occasione importante per il nostro territorio che, grazie al convegno organizzato da Verona Network e da Apindustria di Legnago, ha la possibilità di ospitare relatori esperti e con grande esperienza su un tema quanto mai attuale e urgente, ovvero quello energetico. – commenta il sindaco Marco Franzoni – Un convegno con fine divulgativo, ricco di contenuti utili a informare i cittadini, le imprese, gli amministratori locali, che cade in maniera provvidenziale visto che stiamo tutti cercando soluzioni al caro energia».
«Le strategie energetiche sono materia della politica nazionale, ma con l’esempio delle comunità energetiche, e non solo, possiamo dimostrare che anche i territori si organizzano per fare fronte comune agli aumenti e alle criticità che potranno nascere con l’aumento delle bollette. – conclude Franzoni – Noi a Cerea stiamo proseguendo la strada dell’efficientamento energetico, e ben vengano incontri come questi che possono essere complementari e di ulteriore stimolo».

info e iscrizioni:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-pianura-sostenibile-caro-bollette-e-comunita-energetiche-439498791717


Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili?

Una comunità energetica è un’associazione composta da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati, i quali scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione. Si tratta dunque di una forma energetica collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale per favorire la gestione congiunta, lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.
Le comunità energetiche vanno oltre la soddisfazione del fabbisogno energetico, infatti incentivano la nascita di nuovi modelli socioeconomici caratterizzati dalla circolarità. In una comunità energetica i soggetti sono impegnati nelle diversi fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia, secondo i principi di responsabilità ambientale, sociale ed economica e partecipazione attiva in tutti i processi energetici.

Come funzionano le comunità energetiche
Il funzionamento di una comunità energetica prevede il coinvolgimento di una serie di soggetti privati e/o pubblici, i quali costituiscono un ente legale per produrre energia elettrica attraverso fonti rinnovabili come gli impianti fotovoltaici. Quest’ultimi possono essere condivisi, come nel caso di una centrale fotovoltaica o eolica a disposizione della collettività, oppure individuali, come per esempio un sistema fotovoltaico installato sul tetto di una casa, di un’azienda, di una sede di un’amministrazione pubblica o di un condominio.
In questo modo i consumatori passivi (consumer) si trasformano in consumatori attivi e produttori (prosumer), in quanto sono dotati di un proprio impianto per la generazione di energia elettrica per l’autoconsumo, cedendo la parte di energia in eccesso agli altri soggetti collegati alla smart grid. Quest’ultima è un’infrastruttura intelligente che collega tutti i soggetti della comunità energetica, la quale potrebbe comprendere anche sistemi evoluti di storage per l’accumulo dell’energia elettrica non immediatamente utilizzata.
Si può parlare di smart grid anche nel caso di comunità energetiche rinnovabili, in quanto è una struttura moderna e digitalizzata, il cui scopo è quello di ottimizzare la gestione energetica e quindi renderla più efficiente. L’infrastruttura è costituita da una rete che collega tutti i soggetti della comunità energetica, monitorata e controllata da tecnologie digitali all’avanguardia per ottimizzare ogni fase di produzione, consumo e scambio dell’energia attraverso soluzioni hardware e software innovative.
Si tratta, ad esempio, di sensori per il monitoraggio dei consumi elettrici, tecnologie cloud che funzionano come aggregatore delle comunità energetiche per favorire gli scambi tra associazioni vicine, oltre a sistemi blockchain per controllare ogni passaggio e garantire trasparenza, sicurezza e affidabilità. Ogni partecipante della comunità energetica deve inoltre installare un energy box, un dispositivo che consente di collegare l’edificio e l’impianto alla rete locale, per assicurare la condivisione in tempo reale delle informazioni su produzione, autoconsumo, cessione e prelievo dell’energia.