ATV esprime perplessità per uno strumento potenzialmente utile e positivo come il bonus trasporti, che rischia però di essere vanificato dalle tante problematiche pratiche poste dalle procedure applicative previste dal Ministero del Lavoro. Dello stesso parere le associazioni nazionali di categoria Agens, Anav e Asstra, che rappresentano le imprese del trasporto pubblico locale e un’ampia componente dell’autotrasporto passeggeri e che in una nota – condivisa anche da ATV – spiegano che «la misura, pur avendo apprezzabili finalità sociali, rischia di recare forti disservizi per i cittadini utenti e maggiori costi per le aziende esercenti a causa delle modalità applicative prescelte».
Una preoccupazione che ATV, insieme ad altre aziende di trasporto venete, aveva già manifestato nei giorni scorsi con una lettera inviata all’assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti, come puntualizza il presidente di ATV Massimo Bettarello: «La complessità di utilizzo e le difficoltà operative rischiano di svilire una lodevole iniziativa di sostegno per le famiglie come il bonus trasporti. Come evidenziato dalle associazioni nazionali di categoria, ad esempio la scelta di costringere gli utenti a presentarsi necessariamente agli sportelli delle biglietterie aziendali a partire dal 1 settembre per ottenere il bonus, escludendo tutti i canali on line, è assolutamente controproducente: ormai una quota significativa dei nostri clienti utilizza l’e-commerce per acquistare gli abbonamenti, canale sul quale le aziende hanno investito moltissime risorse. Obbligando la gente a presentarsi in biglietteria è invece prevedibile che si creeranno lunghe code, assembramenti e comprensibili disagi, vanificando la politica virtuosa degli ultimi anni che mira a promuovere i servizi on line».
“Aggiungiamo – continua Bettarello – che applicando il bonus anche agli abbonamenti mensili, non si incoraggia l’acquisto degli annuali, più vantaggiosi per il cliente e capaci di garantire risorse immediate per le aziende di trasporto in un momento in cui manca all’appello ancora il 30 per cento della clientela pre-pandemia. E preoccupa inoltre l’incertezza sui tempi di rimborso dei “voucher” alle aziende di trasporto locale. Tempi lunghi sui rimborsi rischierebbero di compromettere una situazione finanziaria resa già critica dall’emergenza sanitaria e dall’impennata dei costi di produzione».
«L’elenco delle perplessità sarebbe ancora lungo, ma in sostanza – conclude il presidente ATV – questa vicenda dimostra ancora una volta che le iniziative calate dall’alto, senza coinvolgere preventivamente le aziende locali – che poi sono gli attori sui quali ricade il confronto con il cittadino – rischiano di creare più disagio che beneficio, anche quando sono animate da motivazioni condivisibili. Se non ci sarà un cambiamento di rotta nelle modalità di erogazione del bonus, non mi resta che invitare i nostri utenti ad armarsi di pazienza perchè purtroppo i disagi agli sportelli saranno inevitabili».