Il caro energia ha assunto i connotati di una vera e propria emergenza con costi che nel giro di un anno sono triplicati e con prospettive di ulteriore peggioramento.
«Le misure fin qui adottate dal Governo non sono sufficienti a riportare il costo entro livelli di sostenibilità e pertanto abbiamo chiesto il potenziamento dei crediti di imposta già a partire dal terzo trimestre 2022 nell’ambito della conversione del decreto legge “Aiuti bis”».

Lo fanno sapere il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena e Paolo Artelio presidente di Fipe-Confcommercio Verona, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

Mostrare le bollette dei consumi delle attività commerciali e pubblici esercizi in vetrina, in modo da rendere partecipi i cittadini e clienti della situazione drammatica in cui le imprese sono costrette ad operare in questi mesi dopo gli aumenti di luce e gas.

Anche la Confcommercio Verona, come pure a livello nazionale, ha aderito all’iniziativa e nei prossimi giorni i gestori dei pubblici esercizi associati a Fipe-Confcommercio riceveranno una cornice da appendere nei propri locali, per mettere in bella vista le ultime bollette del gas e dell’energia elettrica.

Bollette con prezzi triplicati rispetto a un anno fa a causa degli aumenti che ormai da diversi mesi stanno colpendo le Pmi, mettendo in ginocchio le attività che avevano ancora sulle spalle le perdite economiche causate dalla pandemia.

«Questa iniziativa – commenta Nico Dalla Via presidente della delegazione legnaghese di Confcommercio Verona – ha l’obiettivo di rendere trasparente cosa sta succedendo oggi a chi gestisce un bar o un ristorante anche nel tentativo di spiegare ai clienti perché stanno pagando il caffè un po’ di più con il rischio nei prossimi mesi di ulteriori aumenti.
Con aumenti dei costi dell’energia del 300% si lavora con una pistola puntata alla tempia. Se il governo non interviene o si agisce sui listini o si sospende l’attività.
Contiamo sulla sensibilità dei cittadini legnaghesi e dei clienti perché fare lo scaricabarile dei costi è proprio quello che non vorremmo fare. Per questo Fipe e Confcommercio hanno chiesto al governo di potenziare immediatamente il credito di imposta anche per le imprese non energivore e non gasivore. Un credito di imposta del 15% per l’energia elettrica non è assolutamente adeguato agli extra costi che le imprese stanno sostenendo ora. Occorre però fare presto, altrimenti si rischia di innescare una spirale inflazionistica destinata a gelare i consumi».

Come funziona “Bollette in vetrina”.
Viene chiesto a tutti gli imprenditori di esporre sulla vetrina della propria attività l’ultima bolletta di luce o di gas o di entrambe e quelle relative allo stesso periodo di un anno fa. A tale scopo è stata predisposta una sorta di intestazione/cornice sotto cui appendere le bollette. Poi di scattare una foto della bolletta in vetrina, postarla sui propri canali e mandarla anche tramite WhtsApp al numero +39 345 6523713 che sarà poi pubblicata sui social della federazione per amplificare la protesta.

 

Foto: a sinistra, la cornice di Confcommercio dove appendere le bollette; a destra dall’alto, Paolo Arena, Paolo Artelio e Nico Dalla Via .