Sono state due settimane veramente intense quelle che hanno visto il Rotary Club di Legnago tra fine giugno ed inizio luglio traghettare la propria attività non solo verso il periodo estivo, ma, soprattutto, verso la nuova presidenza e verso la nuova programmazione; due settimane che hanno registrato il passaggio delle consegne dalla presidenza 2021-2022 di Lorenzo Rubin a quella del 2022-2023 di Mauro Alessandrino, mentre una specifica serata è stata dedicata ai 66 anni di vita del club legnaghese.
Ma andiamo per gradi. Martedì 28 giugno presso l’Hotel Pergola a San Pietro di Legnago sede del club, Lorenzo Rubin a conclusione del suo periodo alla guida del club, ha tracciato alcuni dei passaggi più significativi della sua annata, un ciclo molto intenso «iniziato con paure e perplessità – come lui ha ricordato – ma poi trascorso con serenità anche per merito del direttivo e dei soci che hanno saputo aiutarmi, accettarmi e darmi una mano».
Un anno di ripartenza quindi, dopo il lungo e forzato blocco a causa del Covid che ha visto la ripresa delle attività del club del Basso Veronese, composto da oltre 50 soci e il secondo più anziano della provincia di Verona dopo quello di Verona Centro. Un club che ha ricominciato a fare le conviviali, le gite, ma soprattutto i service con l’impegno diretto per i malati di SLA, con la presenza del club nella consegna di pasti o di beni alimentari di prima necessità assieme alla Ronda della Carità, con il service per l’Associazione San Martino, ma anche con i premi di studio e le borse di studio per i giovani studenti.
Un anno intenso quindi che è stato contrassegnato dalla ripresa ma, soprattutto da una particolarità. «Certo – riprede il past president Rubin – quello che noi abbiamo apprezzato di più è che a differenza di tante altre realtà che hanno visto dopo la pandemia la propria attività dimezzata se non addirittura chiusa e il numero dei soci iscritti ridotto drasticamente di numero, il nostro club ha non solo mantenuto il numero di soci, ma ha addirittura visto dei nuovi ingressi, segno di entusiasmo e attaccamento a quello che fa il Rotary.
Infatti non si deve pensare che il ruolo del nostro club sia quello di finanziare progetti o idee ma quello di sensibilizzare la società in quei valori che ci caratterizzano».
Così, dopo la relazione conclusiva, il presidente uscente (il Rotary club vede ogni anno il cambio di presidenza per garantire una rotazione costante sia di uomini che di idee sia alla presidenza che alla direzione del club), Lorenzo Rubin ha passato il proprio collare al nuovo presidente che rimarrà in carica fino a fine giugno 2023: l’avvocato Mauro Alessandrino.
In attesa della serata programmatica di metà luglio in occasione della quale saranno presentati l’organigramma, e il programma dell’annata 2022-23, il nuovo presidente ha voluto dedicare una serata speciale di inizio luglio per festeggiare i 66 anni del Rotary club di Legnago; un compleanno speciale sotto le stelle, per ricordare la storicità e l’importanza del club legnaghese, raccontato attraverso immagini, e documenti storici dal socio-scrittore e direttore del Nuovo Giornale Francesco Occhi, alla presenza non solo dei soci del club, ma anche di illustri ospiti come le due assistenti al Governatore Tiziana Agostini e cioè Ariella Stubelj e Annamaria Molino, il presidente del Rotary Club di Verona che è stato il padrino della costituzione del club legnaghese con il presidente Enrico Nucci e il presidente di uno dei club vicini e molto legati a Legnago come quello di Badia Polesine presente con il suo presidente Fabio Baratella.
Una serata svoltasi nel giardino dell’Hotel Pergola rallegrata dalla musica e dalla voce della socia Irene Cotogni.
[Francesco Occhi]
Foto: a sinistra in alto, lo stemma del Rotaty Club; in basso, Lorenzo Rubin e Mauro Alessandrino, a fianco la festa dei 66 anni del Club; a destra, il nuovo presidente l’avvocato Alessandrino.