Capita anche al ristorante che i contorni superino, per abbondanza, il piatto principale.
Così a Palazzo de’ Stefani le delibere tecniche  sulla tariffa rifiuti e la variazione al bilancio hanno finito per lasciare la scena ad argomentazioni politiche secondarie, di facciata,  ma più appetitose per visibilità.

La seduta di martedì 31 marzo diretta da remoto dal presidente Paolo Longhi, coadiuvato in aula da Stefano Pasqualini, si è trascinata per un’ora sul tema della revoca delle deleghe a Nicola Scapini.

La minoranza si è interrogata sulla validità delle motivazioni addotte dal sindaco Graziano Lorenzetti: scarsa produttività nel seguire un assessorato così delicato.
Ecco che per Diego Porfido, Simone Tebon e Michele Masin la cacciata dalla Giunta avrebbe dovuto riguardare l’assessore Luca Falamischia, ieri assente per impegni istituzionali.
Per Silvia Baraldi e Angelo Guarino, invece, il numero degli alfieri della coalizione che stravinse nel 2019 si è decisamente assottigliato, tanto che senza i voti da loro ottenuti, oggi, non porterebbero il sindaco Lorenzetti a vincere le elezioni al primo turno.

Tra le fila della maggioranza i consiglieri Mattia Lorenzetti  e Loris Bisighin hanno chiuso la questione, ambedue sottolineando la piena fiducia nel primo cittadino e il secondo pure rimarcando la diversità tra le proprie traversie durante l’amministrazione Rettondini e la revoca di Scapini, quest’ultima priva, a suo dire,  di connotazioni politiche e di ricatti.

Come sempre Simone Tebon è riuscito a distinguersi, questa volta non solo dal centrodestra e dal centrosinistra ma persino dal suo civico alleato di comuni battaglie Angelo Guarino.

Per ben due volte, infatti, il super consigliere è rimasto a battagliare solo contro tutti: la prima proponendo l’apertura al traffico di Via Roma; la seconda, con una certa dose di coerenza, bocciando il manifesto della comunicazione etica e rispettosa sui social, da parte delle personalità politiche, proposto dalla consigliera Luigina Zappon.

Sempre in tema di “contorno”, per tornare alla metafora d’apertura, è stata bocciata la proposta di Liberinsieme, patrocinata da Silvia Baraldi, per istituire un regolamento comunale sugli artisti di strada che consentisse ai suddetti di potersi esibire liberamente senza passare dalla richiesta dell’occupazione del suolo pubblico.

Il Presidente Longhi ha fatto notare come sarebbe stato pressoché impossibile distinguere tra artisti e mestieranti della questua, con buona pace del regolamento di polizia urbana che vieta di chiedere l’elemosina in gran parte della cittadina.
Tutte approvate, invece, le proposte della maggioranza.

L’assessore al Bilancio Daniela De Grandis ha convinto anche la minoranza della scarsa responsabilità del Comune sull’ammontare della tassa rifiuti, stanti i rigidi parametri stabiliti da Arera: in ogni caso gli utenti in difficoltà potranno contare su una maggior dilazione del pagamento e l’importo medio pagato da una famiglia legnaghese è del 53% in meno rispetto alla media italiana.

Quanto alla decima variazione al bilancio di previsione, l’ulteriore utile di Le.Se. s.p.a., pari a 105mila euro, verrà investito nel settore eventi culturali, dall’acquisto di quattrocento sedie per gli spettacoli estivi ai contributi per la Fondazione Fioroni di 16mila euro, di 65mila euro per la Fondazione Salieri e di 8mila euro per altri sodalizi.

Foto: da sinistra, Diego Porfido, Simone Tebon, Roberto Danieli e Graziano Lorenzetti.