Un Teatro Salieri gremito in ogni ordine di posti e con un entusiasmo alle stelle per accogliere, applaudire e partecipare allo spettacolo preparato da Red Canzian l’indimenticato bassista dei Pooh che si è raccontato in uno spettacolo dal titolo “In musica e parole” durato quasi due ore dove, accanto ad alcune tra le più conosciute canzoni dei Pooh, il trevisano doc ha voluto raccontare alcuni spezzoni della propria vita accompagnato dal suo inseparabile basso elettrico e da pianoforte e voce, un accompagnamento canoro magistralmente partecipato dalla figlia Chiara e da Dario, un autentico eclettico al piano.

E che fosse un’emozione per tutti la presenza di Red Canzian a Legnago lo si era già capito fin dalle prevendite dei biglietti con un tutto esaurito già vari giorni prima della data dello spettacolo, ma anche in occasione della conferenza stampa con l’artista, che era stata organizzata un paio di ore prima dello spettacolo al Ridotto del Salieri durante la quale il musicista aveva raccontato a che l’appuntamento di Legnago era il primo in assoluto dopo la gravissima infezione che lo aveva costretto in ospedale e a rinviare il proprio concerto previsto a Legnago lo scorso 4 marzo.

Ma questa volta tutto è andato come previsto e grazie al vulcanico Francesco Salvatore, organizzatore dell’evento accanto alla moglie Pinuccia, all’associazione Amici di don Walter, al cavalier Roberto Venditti del Tribunale del malato e grazie alla Fondazione Salieri, al Comune di Legnago che ha fornito il proprio patrocinio cosi come i numerosi sponsor che hanno creduto nell’iniziativa, il concerto “In musica e parole” si è potuto tenere regolarmente giovedì scorso 28 aprile.

Il teatro era addobbato a festa e il colpo d’occhio, guardando la gente presente, era quello di una grande festa a cui nessuno voleva mancare. A creare l’atmosfera ci ha poi pensato Giandomenico Anellino, un cultore della chitarra che a sipario chiuso e solo con il suo strumento, ha creato un medley musicale da brividi. Poi il sipario si è aperto e la voce di Red ha avvolto l’intero teatro accompagnata dal pianoforte e dalla voce della figlia Chiara.
Ed è stato un percorso di vita e di emozioni che il bassista dei Pooh ha raccontato fin dai primi momenti in cui il richiamo della musica si è fatto vivo in lui.

Dalla prima radio acquistata dal padre alla prima chitarra per poi parlare del suo look e del suo primo complesso, i Capsicum Red da cui è iniziata la sua ascesa. E per farlo Canzian non ha solo “utilizzato” i brani del suo gruppo (i Pooh) con cui ha suonato quasi 50 anni, ma i brani dell’epoca raccontando un percorso musicale che a spaziato dai primi rock and roll fino ai Beatles.

«Quello che è importante non è fare solo le cose ma come le fai queste cose, – ha raccontato – il sentimento che ci metti, la passione, il trasporto.
Per me dopo la malattia la ripartenza ha rappresentato qualche cosa di magico, di pregiato. Lo stesso abbraccio della gente che è mancato per ben due anni a causa della pandemia, rappresenta un’emozione unica e tutto questo viene apprezzato molto di più ora visto che se ne capisce l’importanza quando ti manca».

E proprio la musica ne diventa la protagonista sul palco con brani unici cantati da Red, da Piccola Katy a Caruso cantato dalla figlia Chiara, a Uomini soli, da Stare Senza di te a Ci penserò domani con un duetto immaginario con lo scomparso batterista dei Pooh Stefano d’Orazio.
Non è mancato poi un assaggio del grande musical di Red Canzian e della moglie Beatrice dal titolo Casanova Opera Pop con due brani proposti durante la serata uno eseguito da Red e l’altro dalla figlia Chiara, per anticipare che forse le prove generali del musical con l’opera prima, si terranno proprio in autunno al Teatro Salieri di Legnago.
Una speranza che in molti vorrebbero diventasse realtà per poter rivedere Red Canzian a Legnago per ricordare a tutti la forza della musica ricordando un brano dei Pooh dal titolo “Chi fermerà la musica”.

​[Francesco Occhi]

Foto: a sinistra, Red Canzian durante un concerto; a destra in alto, la locandina del tour; in basso, Francesco Salvatore promotore dell’evento e presidente dell’associazione Amici di don Walter.