Dopo le polemiche dei giorni scorsi tra l’Amministrazione comunale del sindaco Graziano Lorenzetti e l’associazione nazionale dei partigiani d’Italia (Anpi) della sezione legnaghese guidata da Giacomo Segantini, sulla mancato saluto al monumento ai partigiani durante la festa del 25 aprile,
come previsto, questa mattina non sono mancati i colpi di scena in piazza San Martino, quando al termine del saluto del sindaco, dalle retrovie del pubblico, una componente dell’Anpi ha intonato il canto “Bella ciao” per poi a conclusione dirigersi verso il monumento ai partigiani di via XX Settembre per dar vita ad una seconda festa della Liberazione.

«Un’associazione (l’Anpi, ndr) mi aveva proposto un programma completamente diverso rispetto a quello previsto per oggi. – aveva esordito il sindaco Lorenzetti – I programmi li fa l’Amministrazione, e non una singola associazione, cercando di tenere conto delle sensibilità di tutti. Ovviamente viene data la possibilità di dare vita ad azioni collaterali diverse, ma è chiaro che queste sono fatte per conto proprio.
La Liberazione non è un’esclusiva di un’associazione, perché molte sono le anime che ne hanno fatto parte. Penso sia ora di chiudere con queste polemiche, la liberazione deve essere la festa di tutti».

Al sindaco ha risposto il presidente cittadino di Anpi, Segantini presente presso il monumento ai partigiani davanti al Teatro Salieri ma non in piazza San Martino: «Sono d’accordo che non ci devono essere polemiche e divisioni ma perché questo succeda è necessario onorare anche il monumento ai partigiani, come avveniva prima della pandemia, o lasciare gestire i festeggiamenti a chi il 25 aprile lo ama e non a chi lo vuole invece sminuire».

Alla cerimonia del 77° anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, presso il sacrario dedicato ai caduti di tutte le guerre in piazza San Martino, accompagnati dalla banda cittadina, erano presenti le autorità civili, i rappresentanti delle Forze armate, degli alpini e delle associazioni combattentistiche e d’armi.

Il primo cittadino, infine, ha espresso la sua preoccupazione per quanto sta accadendo nel conflitto in atto in Ucraina e per il perdurare della situazione bellica che potrebbe portare alla terza guerra mondiale – «per questo dobbiamo ricordare con queste ricorrenze quanto già accaduto per far sì che ciò non si ripeta».