Erano ben 65 i progetti presentati da 37 scuole partecipanti, all’11^ edizione del concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale Veneto” promosso dalla Regione Veneto, con il Comitato Pro loco Unpli Veneto e l’Ufficio scolastico regionale, allo scopo di coinvolgere i bambini delle scuole a scoprire il Veneto e la propria identità di comunità regionale.

I progetti erano sviluppati su tre ambiti principali; la lingua veneta nelle sue espressioni creative nel teatro, nella musica e nella poesia; il territorio regionale con il suo patrimonio storico-artistico ed enogastronomico; la valorizzazione del patrimonio immateriale del Veneto, partendo dalle leggende e misteri del proprio territorio.
E proprio in quest’ultima categoria ha trionfato la Scuola Primaria “B. Tosi” Casette di Legnago aggiudicandosi il premio di 600 euro con l’opera-video “Un coccodrillo per Don Giuseppe Trecca”.

«Il progetto – spiegano le docenti Laura Veronese, Alessandra Perillo, Alessandra Bellini, Laura Aquironi e Giorgetta Caterina
delle classi terze e quarte che hanno realizza l’opera-video – è nato dopo aver assistito all’opera teatrale “Il coccodrillo della Bragadina”, messa in scena nel 2017 dalla Compagnia Poco Stabile Mario Crocco con la regia di Margherita Ferrari.

I bambini si sono appassionati subito a questo mistero e da qui sono iniziate le nostre ricerche storiche, visionando fonti di vario tipo, raccolte sia presso la Fondazione Fioroni che presso persone che fanno riferimento alla Pro Loco.
E’ stata un’indagine di tipo storico che ci ha molto coinvolto portandoci a conoscenza sia dei personaggi Don Trecca e il Barone Treves sia dei luoghi come Corte Bragadina e la chiesa di San Salvaro, che furono teatro della vicenda».

«Una volta ricostruita la vicenda, – spiegano le insegnati – è stato deciso di rappresentarla immaginando di essere degli inviati speciali del presente, tipo le Iene, e facendo continui riferimenti e flashback al passato. Questi momenti sono chiaramente identificabili nel video dalle riprese a colori, per il presente, e da quelle in bianco e nero per il passato.
L’indagine storica non poteva non prevedere anche una visita diretta al luogo, centro della vicenda, la chiesa di San Salvaro, guidati da una guida d’eccezione, la maestra Norma Malatesta, abbiamo visitato il luogo e colto l’occasione per girare molte delle riprese del video.

In quest’occasione – concludono le vincitrici del premio – gli alunni si sono immedesimati nei vari protagonisti, vestendo anche materialmente i panni dei vari interpreti: Don Trecca, il barone Treves, i contadini, i popolani e gli alunni della scuola dove inizialmente fu inviato Don trecca al suo arrivo a San. Pietro di Legnago».

Una fonte importante per la realizzazione del progetto è stato il libro “Don Giuseppe Trecca” di Margherita Ferrari. Mescolando fonti storiche e ipotesi di fantasia i bambini hanno interpretato la vicenda realmente accaduta nella Legnago degli inizi ‘900.