«Fino a poche settimane fa, la guerra la studiavamo sui libri e anche se eravamo a conoscenza che in molte parti de mondo, vi sono conflitti che perdurano da anni, non avevamo mai vissuto così da vicino, il dramma delle bombe e dei fucili».

È quanto affermano i rappresentanti degli studenti dell’Istituto Marco Minghetti di Legnago: Roberto Di Maio e Bilal Guirchan della classe 5^ Relazioni Internazionali e Martina Cappellin e Erika Signoretto della 4^ Liceo indirizzo Grafico che hanno deciso di dedicare all’articolo 11 della Costituzione Italiana (l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Ndr), la loro Assemblea di Istituto in programma oggi sabato 19 marzo.

«Noi tutti, continuano gli studenti – dopo un confronto con i rappresentanti di classe, abbiamo concordato all’unanimità che parlare di pace è importante e significativo, perché odiamo gli indifferenti, siamo intolleranti agli indifferenti e ognuno di noi può fare qualcosa di significativo e di utile e così abbiamo iniziato subito a darci da fare e abbiamo colto al volo l’invito del Comune di Legnago a raccogliere abiti e beni di prima necessità per il popolo ucraino. E’ la nostra risposta alla indifferenza».

«Ogni giorno con i nostri insegnanti sfogliamo i giornali e quando giriamo le pagine si sente solo il rumore del foglio, nessun vociare o parole fuori posto, anche questo è rispetto e al contempo partecipazione e anche voglia di conoscere e di approfondire.
E’ un argomento difficile e noi abbiamo bisogno di confronto e di partecipazione».

Gli studenti hanno così organizzato questa giornata: la prima parte della mattinata di oggi prevedeva la visione del film “Frost” che narra la storia di Rokas, un ragazzo lituano che non ha mai vissuto la guerra ma è cresciuto sotto l’ombra del conflitto.
Nella seconda parte della mattinata, un collegamento con l’ospite esperto per trattare l’argomento da un punto di vista giuridico.
È intervenuta infatti, Laura Donati, già giudice del tribunale penale di Verona, che ha trattato l’argomento “L’articolo 11 della Costituzione Italiana e la pace”. Una sintesi dialettica dei lavori della Assemblea Costituente.
Infine, sono stati previsti alcuni interventi di studenti ucraini che hanno portato le loro testimonianze.

«Vorremmo concludere – affermano – con una frase di Norberto Bobbio che ci piace molto e che dice “Cultura è equilibrio intellettuale, riflessione critica, senso di discernimento, aborrimento di ogni semplificazione, di ogni manicheismo, di ogni parzialità” – di queste parole, noi facciamo tesoro».

«Il tema dell’assemblea è stato deciso dagli studenti – afferma Federica Bellinato insegnante di Diritto – e noi professori abbiamo ritenuto l’argomento di estrema attualità e meritevole di assoluta attenzione . La scuola italiana è fondata sulla nostra Costituzione e tra i principi fondamentali c’è la pace intesa come valore irrinunciabile. L’approfondimento dell’articolo 11 della Costituzione da parte del magistrato Laura Donati ha rappresentato per loro una lezione importante perché sono stati ripercorsi i lavori dell’Assemblea Costituente che ha scelto termini intenzionalmente forti, come ripudiare, per intendere sdegno e repulsione. E poi la disponibilità a limitare la propria sovranità a favore di organizzazioni che promuovono la pace».

Molte le domande degli studenti rivolte al magistrato, il senso critico non manca agli studenti.

«Se lo Stato ripudia la guerra – conclude l’insegnate – perché ci sono le imprese che producono le armi? Domanda molto complicata, l’economia di un Paese segue la domanda. Cosa direbbero i nostri Padri Costituenti ora?».

 

Foto: a destra dall’alto, Laura Donati, già giudice del tribunale penale di Verona; Federica Bellinato insegnante di Diritto all’Istituto Minghetti; studenti in assemblea.