È stata scelta all’unanimità dal direttivo del gruppo “Coccinella Cerea”, la storica lista di centrosinistra fondata da Franco Bonfante nel 1994, quale candidato sindaco nella corsa alle prossime amministrative, in contrapposizione all’attuale sindaco uscente della Lega, Marco Franzoni, nell’election day che secondo alcune indiscrezioni, potrebbe svolgersi il secondo weekend di giugno, vale a dire domenica 12 e lunedì 13 giugno, accorpando anche il referendum costituzionale.

Lei è Alessia Rossignoli, consigliere di minoranza, 39 anni, laureata in scienze politiche e impiegata in uno studio professionale.
Alla conferenza di presentazione oggi a Villa Menin a Cerea oltre a Paolo Bruschetta e Francesco Calza c’erano compagni di viaggio vecchi e nuovi.

«In questi ultimi anni, insieme alle persone che oggi vedete al mio fianco, – ha commentato la candidata sindaco – ho esercitato la funzione di consigliere Comunale nel pieno rispetto del ruolo che i cittadini hanno inteso assegnarci in occasione delle ultime elezioni comunali.
Lo dico con profonda soddisfazione: serietà e unità hanno contraddistinto il nostro impegno, dentro e fuori l’aula consiliare, con la volontà di promuovere e difendere il benessere dei cittadini».

«È proprio in questo contesto di servizio reso alla mia città che ho maturato il desiderio e la volontà di progettare la Cerea del futuro, dove l’ordinaria amministrazione, talvolta insufficiente, possa essere inglobata in una visione lungimirante e coraggiosa, contraddistinta da una serie di obiettivi perseguibili. – ha proseguito Alessia Rossignoli – Dopo due anni difficili segnati dall’emergenza sanitaria, in questi giorni si aggiungono le preoccupazioni per quanto vergognosamente sta accadendo in Ucraìna, con conseguenze facilmente prevedibili anche per il nostro tessuto economico e sociale; occorre pertanto dare vita ad un percorso amministrativo che metta al centro la persona, le famiglie e i loro bisogni essenziali, con particolare riguardo a quelli delle future generazioni: un concetto semplice e potente, che rientra tra quelli alla base della mia decisione di candidarmi a sindaco di Cerea».

«L’unica filiera nella quale credo – ha concluso la candidata della Coccinella – è quella che parte dall’ascolto delle persone, che prosegue con l’elaborazione dei loro bisogni, con il lavoro che costruisce proposte e abbraccia le buone idee, per approdare alla Cerea del futuro che non necessiterà della compiacenza del politico di turno per diventare realtà».