Fumata grigia al Consiglio di indirizzo della Fondazione Culturale Antonio Salieri di Legnago in calendario ieri, sabato 12 febbraio alle 9.30.
Sul tavolo dell’ennesima seduta, c’era il rinnovo dell’incarico al direttore artistico Marco Vinco, la convenzione con il Comune, la presidenza di Stefano Gomiero nonché il Salieri Festival e la prossima programmazione economica e artistica del teatro.

Con tanta carne al fuoco era inevitabile che qualche cosa si bruciasse.
In sala Riello, presente con il sindaco Graziano Lorenzetti, c’era tutto il Consiglio di indirizzo, il presidente Stefano Gomiero, la vice Margherita Ferrari, i consiglieri Fabio Passuello, Stefano Negrini, Pio Salvatore e Marco d’Agostino. Assente giustificato per la seconda volta consecutiva, Riccardo Frattini.

Se qualcuno ancora sperava in un ripensamento del presidente volto a ritirare la sue dimissioni (vedi Fondazione Cariverona e non solo), è rimasto deluso.
Gomiero, il cui mandato scade nel 2023, ha ribadito ancora una volta, le sue dimissioni irrevocabili all’interno del Consiglio di indirizzo Salieri e ha pure sollecitato la Fondazione Cariverona e la presidenza a nominare quanto prima il nuovo rappresentante.

Il Consiglio ha approvato la convenzione con il Comune 2022-2024 per l’uso del Teatro e pure il contributo del socio di maggioranza, il Comune, per il prossimo anno, passato dai 110mila euro del Consiglio scorso ai 160mila attuali (110 mila per la stagione salieriana e 50mila per gli eventi extra) che il sindaco Lorenzetti ha comunicato di aver già inserito nel bilancio di previsione.
Oltre a questi 160mila, altri 200-230mila euro dovrebbero arrivare da Fondazione Cariverona su richiesta esplicita del dimissionario Gomiero al presidente Alessandro Mazzucco.

Un’operazione questa che accresce ancor più il valore del lavoro fatto in otto anni dall’avvocato Gomiero per il Teatro Salieri, in cui, ricordiamolo, ha fatto arrivare quasi 2milioni di euro alla Fondazione, cosa mai avvenuta con i suoi predecessori.
Oltre a ciò il presidente, e anche questo va sottolineato, lascia anche un bilancio del Teatro più che positivo, con un tesoretto di 200mila euro.

Chiuso questo capitolo, però, se ne apre un altro e cioè se nonostante i solleciti da parte del sindaco e ora espressamente anche dello stesso presidente dimissionario, la Fondazione Cariverona comunicherà il nome di Bruno Giordano, quale suo rappresentante in seno al Consiglio d’indirizzo della Fondazione Salieri, dopodiché si dovrà anche eleggere il nuovo presidente dell’ente.

Altra carne al fuoco.
Il Consiglio in unanime accordo, anche con il sindaco, ha scelto, inoltre, di non riproporre il Salieri Festival che lo scorso anno, per la serie Il Maestro dei Maestri, vide tra i protagonisti lo psicologo Paolo Crepet e l’eclettico Morgan, oltre all’omaggio a Carla Fracci, in quanto l’operazione legata al Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) comporta una copertura economica azzardata; così i soldi che il Comune avrebbe messo per l’evento vengono invece deviati per arricchire la stagione.

Dulcis in fundo.
Dopo tanto arrosto un po’ di fumo: la storia infinita della riconferma del maestro Marco Vinco alla guida della direzione artistica del Salieri per i prossimi tre anni.

Nomina che trova il consenso unanime dei componenti del Consiglio e pure della stessa presidenza della Fondazione di via Achille Forti, ma che ancora una volta viene stoppata dal sindaco Lorenzetti con la motivazione: «non escludo la nomina del maestro Vinco, ma chiedo una proroga, voglio prima di confermarlo confrontarmi con il presidente Mazzucco».

Più di qualcuno ha fatto notare, come fosse stato lo stesso Lorenzetti a scegliere il maestro Vinco quale direttore, e che ora non ci si faceva certamente una gran bella figura a tenerlo, ad aspettare ancora, sull’uscio d’entrata senza aprirgli la porta.
Una cosa è certa, è dal 1° gennaio 2022 che il Teatro Antonio Salieri di Legnago e la sua Fondazione hanno un direttore artistico e un presidente, ad interim.