La premessa: il consiglio di indirizzo della Fondazione Culturale Salieri in programma ieri sera, mercoledì 2 febbraio, doveva, tra i punti all’ordine del giorno, riconfermare Marco Vinco quale direttore artistico per i prossimi tre anni, insediare Bruno Giordano nel direttivo quale rappresentante del Comune in seno a Fondazione Cariverona; accogliere le dimissioni di Stefano Gomiero , presidente ad interim, ed eventualmente procedere, anche su suggerimento del sindaco Graziano Lorenzetti, alla nomina del nuovo presidente della Fondazione Teatro Salieri, probabilmente nella figura di Giordano. Niente di tutto questo.
La confusione: la Fondazione Cariverona e il suo presidente Alessandro Mazzucco, nonostante i solleciti anche di Gomiero, non hanno ancora comunicato ufficialmente all’ente legnaghese la nomina dell’ingegnere Giordano, di conseguenza ieri sera l’imprenditore di Villa Bartolomea non è stato invitato a partecipare alla reunion; Gomiero dimissionario non può lasciare la poltrona in assenza del via libera di Mazzucco; Vinco, nonostante il consenso dei consiglieri, deve rassegnarsi ad attendere ancora la sua conferma, in mancanza del nullaosta del maggior azionista del teatro e primo cittadino.
L’incognita: il Teatro Salieri vorrebbe entrare nel Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) per accedere ad eventuali fondi in nome di una programmazione di eventi extra cartellone saleriano. Però, non sono ancora state quantificate le risorse economiche che l’amministrazione di Palazzo de’ Stefani dovrebbe aggiungere per coprirne i costi. E questo blocca il piano di programmazione triennale per poter decidere se accedervi.
La conclusione: tutto rimandato alla prossima settimana, forse. Come se a distanza di pochi giorni il risiko che si sta giocando in nome della cultura possa improvvisamente sciogliere tutti i nodi.