Grande partecipazione al voto da parte della base sociale con un super plebiscito tra i soci di CereaBanca 1897.
Il voto spalanca le porte alla firma dell’atto di fusione per quella che sarà una BCC di riferimento del Nordest per dimensioni e volumi di attivi.
BCC di Verona e Vicenza può nascere: c’è il benestare dei soci, a stragrande maggioranza.
Ieri mattina a Verona, in palazzo Orti Manara (nella foto), sono stati infatti ufficializzati i risultati delle votazioni delle assemblee dei soci di Banca di Verona e Vicenza e di CereaBanca 1897. Le basi sociali dei due Istituti di credito erano chiamate ad approvare, a seguito di due distinte convocazioni, il progetto di fusione portato avanti dai rispettivi Consigli di Amministrazione per strutturare quella che sarà una BCC di riferimento dell’intero Nordest per numero di soci, dimensioni e volumi di attivi.
Le assemblee
La votazione, visto il perdurare dell’emergenza epidemiologica, è stata effettuata tramite la modalità del rappresentante designato, individuato nell’avvocato Alessandro Zennaro, per Banca di Verona e Vicenza, e nel notaio Luisa Golia per CereaBanca 1897. Elevato il numero di deleghe raccolte da Banca di Verona e Vicenza con 2.380 voti espressi, ben oltre il quorum necessario per la validazione del risultato.
«Abbiamo raggiunto i nostri soci con lettere, prospetti e dati – spiega Flavio Piva, Presidente di Banca di Verona e Vicenza. Era per noi tutti importante spiegare la valenza di questo progetto, che ci consente di espanderci e di rendere più solida su territori contigui l’operatività della nostra Banca. Sono stati organizzati, pur con le difficoltà del caso dovute alle restrizioni in periodo Covid, incontri per i soci e le nostre filiali hanno fornito tutte le informazioni necessarie per esprimere il voto in assemblea. Siamo molto soddisfatti del risultato, sia di partecipazione, sia di gradimento del progetto da parte del tessuto sociale, economico e produttivo di tutto il territorio in cui siamo insediati».
Numeri da plebiscito per l’assemblea di CereaBanca 1897, che ha visto la partecipazione di oltre 700 soci deleganti, quasi la metà della compagine sociale della BCC. L’adesione massiccia al voto ha determinato il superamento del quorum necessario per lo svolgimento dell’assemblea in prima convocazione anziché in seconda, determinando un cambio di programma sulla data dei lavori assembleari. L’assemblea di CereaBanca 1897 si è quindi svolta il 21 dicembre nella propria sede in prima convocazione, anticipando di un giorno l’assemblea di Banca di Verona e Vicenza, che invece si è celebrata regolarmente secondo programma in palazzo Orti Manara a Verona il 22 dicembre.
«Si è trattato di una decisione davvero condivisa dalla base sociale – commenta Marco Pistritto, Presidente di CereaBanca 1897. Il voto favorevole, espresso da quasi il 50% dei soci della Banca, dimostra che il progetto è stato ben spiegato e, soprattutto, capito per i valori su cui si fonda e per le sue potenzialità future. Le aspettative sulla fusione con una Banca che ha solide e comuni radici e che costituirà un volano di crescita e di sviluppo nel territorio, sono state determinanti per il coinvolgimento di un numero di soci così elevato. Un risultato storico, che sancisce un patto territoriale forte con Banca di Verona e Vicenza e che ci rende particolarmente orgogliosi del lavoro fatto quest’anno. Un impegno che ci ha consentito non solo di presidiare le criticità, ma anche di trovare un partner forte con il quale costruire insieme un progetto di valore».
Il progetto – proseguono Piva e Pistritto – è stato predisposto dai due Consigli di Amministrazione con il supporto della Capogruppo. E’ fondato sulla condivisione dei valori mutualistici propri della cooperazione di credito, sulla solidità patrimoniale, sulla capacità organizzativa e di risposta commerciale. Un progetto- proseguono- che rappresenta una garanzia per contribuire fattivamente allo sviluppo dei territori in cui opera la Banca, territori che hanno grandi risorse e potenzialità in termini di crescita, di prospettiva e di fiducia».
Composizione del nuovo Consiglio di amministrazione
La decorrenza civilistica della fusione è prevista, indicativamente, per il 21 febbraio 2022; la decorrenza contabile e fiscale è invece fissata al 1° gennaio 2022.
A decorrere dalla data di efficacia civilistica della fusione il Consiglio di Amministrazione sarà allargato a 11 componenti rispetto ai 10 attualmente eletti nel CdA della Banca incorporante.
Di questi, 6 sono espressione dei soci dalla ex Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, 4 sono espressione dei soci della ex Banca di Verona-Cadidavid e 1 di CereaBanca 1897. Agli attuali amministratori della banca incorporante si aggiungerà, dunque, il nuovo esponente, espressione di CereBanca 1897, individuato in Giuseppe Lucchi, già amministratore di CereaBanca 1897 nell’ultimo anno, conosciuto in città per essere stato, tra l’altro, storico direttore generale della BCC.
Nel corso dell’assemblea ordinaria della Banca incorporante si è proceduto anche alla modifica della composizione del Collegio Sindacale con la nomina a sindaco effettivo di Franco Volpato, attuale Presidente del Collegio Sindacale di CereaBanca 1897, oltreché di un ulteriore componente effettivo e di due componenti supplenti del Collegio Sindacale in sostituzione di altrettanti componenti, cessati dalla carica: elette Raffaella Zanini alla carica di sindaco effettivo, Cinzia Giaretta e Beatrice Frazza alla carica di sindaco supplente.
I dati della nuova realtà bancaria
La nuova Banca opererà direttamente in 52 comuni e in altri 116 comuni limitrofi nelle province di Vicenza, Verona, Mantova, Padova, Trento, Rovigo e Treviso.
L’aggregazione delle 2 BCC consentirà la continuità territoriale per la condivisione di 31 comuni. La nuova Banca si avvarrà del lavoro di più di 400 dipendenti e di una base sociale di oltre 18 mila soci. Con riferimento ai dati 2021, BCC di Verona e Vicenza potrà contare su una raccolta diretta che supera i 2,23 miliardi di euro, una raccolta indiretta che si attesta a 1,24 miliardi di euro e impieghi lordi alla clientela al netto delle sofferenze a 1,62 miliardi di euro.
Le masse amministrate al netto delle sofferenze superano 5,1 miliardi di euro, con fondi propri che raggiungono 270 milioni di euro. Il Total capital ratio, indicatore di solidità della Banca va oltre il 22%, valore tra i più alti nella Regione e all’interno del perimetro del Gruppo bancario.
La nuova realtà è aderente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, l’unico gruppo bancario nazionale a capitale interamente italiano e il quarto gruppo bancario in Italia per attivi con circa 175 miliardi di euro.
Il Gruppo è costituito oggi da 128 Banche di Credito Cooperativo, presenti in oltre 1.700 comuni italiani con più di 2.500 sportelli, e da altre società bancarie, finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo Iccrea Banca. Le BCC del Gruppo al 30 giugno 2021 hanno realizzato su tutto il territorio italiano 93 miliardi di euro di impieghi lordi e una raccolta complessiva (diretta e indiretta) pari a circa 140 miliardi di euro, contando più di 3 milioni di clienti e 833 mila soci.
Il Gruppo ha totalizzato un CET 1 Ratio del 16,5% e un TCR del 17,2% al 30 giugno 2021.