Legnago celebra con due eventi i 20 anni del suo Centro Ambientale Archeologico. Il primo appuntamento, ieri giovedì 16 dicembre, con un brindisi di compleanno assieme a tutte le figure istituzionali che vent’anni fa hanno contribuito a farlo nascere.
E poi, sabato 18 dicembre un’intera giornata di studi dedicata alle ricerche archeologiche dalla Preistoria al Medioevo portate avanti in pianura veronese negli ultimi 20 anni.
«Il Centro Ambientale Archeologico di Legnago nasce ufficialmente il 14 dicembre del 2001, – spiega Luigi Tin presidente di Fondazione Fioroni che gestisce il Centro – quando le magnifiche sale di quella che fu, prima una caserma di cavalleria durante il periodo francese e poi un ospedale militare nel corso della dominazione austriaca, vennero riaperte al pubblico, restaurate con l’importante contributo dell’allora Consorzio di bonifica Valli Grandi diretto da Giovanni Morin. In questo video la vera storia raccontata da Morin del come e perché fu creato il Centro Ambientale Archeologico di Legnago.
Tutti poterono ammirare la magnifica ristrutturazione che riportò la struttura al suo antico splendore, e soprattutto l’enorme ricchezza del patrimonio archeologico giunto dal territorio circostante e sapientemente collocato nel nuovo allestimento museale.
In occasione di questo importante anniversario la Fondazione Fioroni che da oltre dieci anni gestisce l’attività didattica e scientifica del museo, ha organizzato, con il supporto del Comune di Legnago e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, il Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona ed il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, due appuntamenti.
Ieri, giovedì 16 dicembre, al museo, si è tenuto un momento dedicato alla storia del Centro Ambientale, durante il quale sono intervenuti i protagonisti, istituzionali e non, che hanno contribuito nei decenni alla formazione e allo sviluppo della struttura, e alla fine si è tenuto un brindisi per festeggiare l’importante traguardo raggiunto.
Domani, sabato 18 dicembre dalle 9,30 alle ore 17,30, sempre al Centro Ambientale Archeologico, si terrà una giornata dedicata alle ricerche archeologiche dalla Preistoria al Medioevo portate avanti nella Pianura Veronese negli ultimi 20 anni.
Ad aprire il convegno sarà Federico Bonfanti, oggi direttore regionale dei Musei del Molise, ma che fu il primo conservatore del Centro Ambientale Archeologico.
Seguiranno gli interventi tra gli altri di Luciano Salzani, oggi in pensione, ma che come direttore della Sovrintendenza Archeologica del Veneto è stato artefice di numerose campagne di scavo nel Basso Veronese; Armando De Guio, professore del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova; Alessandro Guidi e Massimo Saracino dell’Università di Roma Tre e dei Musei Civici di Verona; Alfredo Buonopane dell’Università di Verona.
«La Fondazione Fioroni – spiega il direttore Federico Melotto – gestisce l’attività scientifica e didattica del Centro Ambientale Archeologico dalla fine del 2009. Questo significa che oltre la metà della vita del Museo, nato nel 2001, è stata condivisa con quella della Fondazione. E non poteva non essere così. La Casa Museo della Fondazione e il Centro Ambientale Archeologico formano un polo museale unico per importanza nella provincia di Verona e un concentrato di beni culturali di cui bisogna andar fieri ed orgogliosi. Perso- nalmente, da direttore ho sempre puntato sulla sinergia tra i due musei, credo sia fondamentale per dare valore e spessore alle nostre iniziative.
Un domani, quando avremo anche l’Archeologico romano il panorama museale legnaghese sarà degno di una grande città».
«Questo territorio – sottolinea la Conservatrice Valentina Donadel – è fondamentale per le dinamiche del popolamento durante tutta l’antichità. Negli ultimi 20 anni le ricerche archeologiche sono continuate sia tramite scavi scientifici mirati sia attraverso scavi d’emergenza, vedendo spesso la collaborazione fra gruppi di ricerca universitari, la Soprintendenza e professionisti del settore, arricchendo di molto il quadro delle conoscenze in merito al popolamento antico della Pianura veronese. Il convegno sarà l’occasione per fare il punto delle ricerche e presentarne i risultati alla cittadinanza grazie alla partecipazione dei più importanti studiosi del territorio delle Università di Verona, Padova e Roma nonché della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza».
Foto: a sinistra, il taglio del nastro, ieri, dei 20 anni del Centro da parte del vicesindaco Roberto Danieli, Luigi Tin (a sinistra) presidente di Fondazione Fioroni; la Conservatrice Valentina Donadel (al centro), Federico Melotto direttore di Fondazione Fioroni.