Sopralluogo al cantiere che metterà fine agli allagamenti causati da grandi eventi meteorici: nella mattinata di ieri, a Cerea, il Presidente del Consiglio di Bacino dell’Ato Veronese Bruno Fanton con il direttore Luciano Franchini, assieme al presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, hanno incontrato il sindaco di Cerea Marco Franzoni in via Monte Ortigara, dove ha avuto inizio il cantiere per adeguare la rete fognaria mista che raccoglierà e stoccherà le acque meteoriche.
Il “Progetto per la captazione e convogliamento delle acque meteoriche stradali dell’area orientale, con scarico nello scolo Roè”, del costo complessivo di circa 1,5 milioni di euro, si rende necessario per adeguare il territorio ai cambiamenti climatici che, con sempre più frequenza, portano fenomeni estremi che richiedono un ridimensionamento delle reti, con capienze molto maggiori rispetto al passato.
L’intervento gode dei fondi ministeriali “VAIA” che coprono una parte del costo progettuale, per una cifra di 375mila euro. Fondi che, attraverso la Regione Veneto, sono messi a disposizione e a supporto dei territori colpiti dall’eccezionale tempesta del 2018 che colpì diverse aree del Veneto.
A Cerea saranno realizzate tre vasche di laminazione, in grado di accogliere un importante volume d’acqua durante le piogge. I tre bacini saranno collegati tra loro in serie e avranno nel punto più depresso un sistema di svuotamento delle vasche.
A tale struttura si affiancano le opere finanziate direttamente da Acque Veronesi per circa 1 milione di euro, per la posa di una condotta fognaria mista che raccolga tutte le acque della zona sud-est dell’abitato di Cerea (via Monte Ortigara, via Monte Baldo, via Monte Carega, via Monte Rosa, via Monte Grappa) e le convogli all’interno dei bacini di laminazione. Oltre alla posa del nuovo tubo, di circa un chilometro e del diametro di 1 metro nel primo tratto e di 1.4 metri nella parte finale, Acque Veronesi realizzerà uno sfioratore dotato di un sistema di grigliatura fine a coclea, come previsto dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto e posizionerà delle pompe nuove in grado di sollevare la portata nera ivi convogliata da via Monte Ortigara.
«Quello che vediamo realizzato a Cerea non è un’opera fine a sé stessa, – ha spiegato Roberto Mantovanelli presidente di Acque Veronesi – ma è la cantierizzazione di una visione d’insieme di un sistema in grado di attenuare sensibilmente l’impatto che questi eventi generano sul territorio.
Il lavoro in sinergia con Comune di Cerea e Ato, dimostra ancora una volta che la collaborazione tra enti si rivela efficace e vincente, perché l’unione delle competenza ha reso possibile l’accesso ai fondi VAIA: grazie alla credibilità tecnica ed organizzativa di Acque Veronesi siamo già riusciti a portare a Verona e provincia cinque milioni di euro di fondi regionali per intervenire sulle reti bianche comunali in aree che presentano da tempo pesanti criticità e questo, per noi, è motivo di grande soddisfazione ed orgoglio.
A breve presenteremo un ulteriore importante progetto. Le acque piovane esulano dal nostro ambito di competenza, che è il servizio idrico integrato, ma siamo convinti che, come azienda pubblica, sia fondamentale metterci a disposizione della Regione e dei comuni per portare risposte rapide e concrete ai veronesi».
«Sono molto orgoglioso, perché grazie al lavoro congiunto siamo riusciti a dare una risposta concreta alle esigenze dei cittadini del paese – è stato il commento di Marco Franzoni, sindaco di Cerea -. La zona, a così alta urbanizzazione, richiedeva da tempo un adeguamento e sono felice sapendo che, in circa tre mesi, il cantiere sarà concluso e la zona messa in sicurezza».
«Ringrazio Acque Veronesi – ha detto Bruno Fanton presidente dell’ATO Veronese e assessore a Cerea – senza il loro sostegno questo progetto sarebbe stato impossibile da realizzare, sia dal punto di vista progettuale che economico.
Ringrazio il direttore dell’Ato Luciano Franchini, sempre accorto e prezioso soprattutto in questo contesto straordinario, e infine la Regione Veneto per il contributo Vaia.
L’intervento dà una soluzione alla raccolta e allo smaltimento corretto delle acque meteoriche, evitando gli allagamenti sempre più frequenti ed i conseguenti disagi. L’Ato ha stanziato un milione di euro per studiare soluzioni come questa anche negli altri comuni, così da contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici».
«Il Consiglio di Bacino Veronese ha stanziato un milione di euro per studiare come funzionano oggi sul territorio le reti fognarie – ha ricordato Luciano Franchini direttore del Consiglio di Bacino Veronese -. Questo intervento a Cerea è la prova provata della necessità di questo studio, in vista poi di fare tutti gli interventi necessari e farli funzionare al meglio».