Gomiero si è dimesso da presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione Salieri che gestisce l’omonimo teatro legnaghese. Aprendo così l’ennesimo fronte di dibattito- scontro politico a Legnago.
La lettera dell’avvocato Stefano Gomiero è arrivata sul tavolo del presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, ai primi di ottobre, e subito dopo ai componenti del consiglio di indirizzo della Fondazione Salieri.
Una missiva nella quale Gomiero esprime al presidente Mazzucco la sua decisione di ritenere “giusto e corretto” dimettersi per lasciare libero il ruolo di presidente visto che il 4 novembre scade ufficialmente il suo incarico di rappresentante della Fondazione Cariverona per il Comune di Legnago. Incarico che l’ha portato anche nel consiglio di indirizzo del Salieri, prima come vice della presidente Lucia Riello, e poi come presidente eletto all’unanimità.
In realtà, la nomina di Gomiero nel consiglio della Fondazione Salieri scadrebbe addirittura nel novembre 2023, ma lui ha deciso di lasciare ufficialmente per liberare il posto a quello che sarà il nuovo consigliere di Fondazione Cariverona (Alister Giarola in pole position), la cui nomina potrebbe arrivare da Verona già a novembre. Una scelta sicuramente in linea con il personaggio, non certo bisognoso di poltrone, ma che nella politica Legnaghese, già squassata dal ritorno in lizza come ago della bilancia di Luciano Giarola, rischia si provocare ulteriori scossoni.
Basti pensare che a nominare Gomiero per primo alla Fondazione Cariverona fu nell’ottobre del 2012, l’allora sindaco leghista Roberto Rettondini, guadagnandosi così anche una menzione a “Otto e Mezzo” da Lilli Gruber che, in un servizio sulle nomine nelle Fondazioni bancarie, elesse ad esempio l’allora primo cittadino di Legnago per aver scelto «un avvocato di centro sinistra, guardando al suo curriculum ed alle sue capacità, e non al colore politico».
Capacità che effettivamente in questi otto anni da consigliere di Cariverona (riconfermato dal sindaco piddino Clara Scapin) Gomiero ha più che dimostrato visto l’impegno anche finanziario continuamente cresciuto di Cariverona nel Basso Veronese, dalle scuole alla sanità, al Teatro Salieri, fino a progetti determinanti come la realizzazione della nuova caserma dei carabinieri, resa possibile dai 2 milioni di euro con cui Fondazione Cariverona ha acquistato il palazzo del Tribunale a Legnago. Operazione condotta assieme al sindaco Scapin e che ha permesso di mantenere il finanziamento regionale di 1,5 milioni destinato allo stesso progetto e di realizzare quindi la nuova sede dell’Arma.
Adesso, per l’attuale sindaco leghista Graziano Lorenzetti che, invece, con il consiglio di indirizzo della Fondazione Salieri e con il presidente Gomiero è andato in collisione, bloccando per mesi i fondi del Comune destinati al teatro, e resi disponibili solo da poche settimane, si apre un nuovo fronte.
Le dimissioni di Gomiero, infatti, potrebbero portare con sé altre importanti defezioni, in primis quelle della vice presidente Margherita Ferrari. La quale proprio pochi mesi fa è stata protagonista suo malgrado di una vera scenata in municipio, rimproverata da sindaco e dirigenti per essere andata a chiedere conto dei fondi, promessi, ma fino ad allora mai arrivati.
In tutto questo, resta sullo sfondo il futuro del Teatro Salieri, la più importante realtà culturale della città.
[da Primo Giornale]