La nuova associazione “Città dell’Aria” ha preso forma concreta lo scorso weekend all’aeroporto di Pavullo nel Frignano nella provincia modenese, in occasione dei festeggiamenti per i 110 anni dell’Aero Club d’Italia.

L’associazione riunisce oltre un centinaio di amministrazioni comunali che nel proprio territorio abbiano aeroporti, aviosuperfici e campi volo e che, oltre a vivere l’opportunità del volo da diporto e sportivo, si fanno portatori di un nuovo progetti di avio turismo.

All’evento era presente alla firma dell’atto costitutivo anche l’assessore al Bilancio del Comune di Legnago Daniela De Grandis e il presidente di Volo Legnago Giuliano Negri.

«L’associazione “Città dell’Aria” è un comitato che raccoglie amministrazioni comunali, realtà associative e imprese legate al volo – ha commentato l’assessore De Grandis -. Il Comune di Legnago è sede di un aeroporto, così si è voluto sostenere questa realtà in modo che possa fare da volano per uno sviluppo turistico, economico, educativo e sportivo del territorio.
Anche l’Associazione Volo Legnago ha firmato l’atto costitutivo di tale comitato a sostegno di un disegno di legge per la valorizzazione e la promozione del volo da diporto e sportivo, e avvio del turismo, per fare rete con altri comuni italiani e realtà associative che condividono legami con il mondo aeronautico».

Obiettivo di “Città dell’aria” è quello di creare un’offerta strutturata, destinata ai possessori di piccoli aeromobili da turismo sia italiani sia europei per poter conoscere, visitare le bellezze italiane attraverso pacchetti ad hoc: al loro interno suggerimenti, indicazioni e servizi per l’aeromobile uniti a quelli tipicamente turistici come pernottamenti, visite guidate e ristorazione.

La presidente di Fiavet nazionale (Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo), Ivana Jelinic ha sottolineato come «il progetto “Città dell’Aria” sia neonato, ma già un’opportunità di rilancio.
Anche se si tratta di un turismo di nicchia, è in grado di muovere e sensibilizzare persone appassionate del genere, con una capacità di spesa medio-elevata.
Un’opportunità anche per le agenzie di viaggio quindi, con la possibilità di creare e offrire pacchetti inclusivi di servizi a 360 gradi.
Il vantaggio della creazione dell’associazione “Città dell’Aria” dà ai nostri operatori un interlocutore che possa trasmettere quelle informazioni di base rispetto ai territori e soprattutto alle piste dove è possibile far atterrare gli aerei e costruire una gamma di servizi pacchettizzati, rendendoli fruibili al turista: non solo italiano ma anche e soprattutto straniero».

Ospite d’eccezione al sodalizio, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia: «Siamo il paese più bello del mondo ma a furia di dirlo per anni non abbiamo fatto niente.
Siamo il primo paese nei click delle ricerche online, ma a consuntivo finiamo quinti o sesti. E questo non va bene.
Per migliorare, le parole chiave sono tre: promozione, organizzazione e qualità. Dobbiamo avere la massima qualità a tutti i livelli di servizio e fascia di prezzo.
Il turismo alto spendente, quell’1% che rappresenta il 15% del 13% di Pil prodotto dal turismo, se diventasse anche solo il 2% creerebbe 40 miliardi in più. Per la promozione vi diamo una mano inserendo il progetto dell’avioturismo, come per altre realtà come le città dei motori, in un ‘hub nazionale’ sulla falsariga di quanto fatto da Spagna, Giappone o Svizzera».

Foto: a sinistra l’aeroporto di Vangadizza-Legnago; a destra dall’alto, Daniela De Grandis assieme a Giuliano Negri (a sinistra), Ivana Jelinic e Massimo Garavaglia