Villa Dionisi a Cerea è stata scelta come set del nuovo film del regista premio Oscar, Gabriele Salvatores, Il ritorno di Casanova con Toni Servillo.

Scritto da Salvatores insieme al pluripremiato sceneggiatore padovano Umberto Contarello e Sara Mosetti, Il ritorno di Casanova è la storia di un celebre regista che intraprende la sua ultima, tormentata, opera, tratta dall’omonimo racconto di Arthur Schnitzler.
Le location spazieranno da Venezia al Lido di Venezia (qualche ripresa sarà realizzata anche durante la Mostra del Cinema), alla stupenda Villa Dionisi di Cerea, nonché altri luoghi della campagna veronese e incursioni nel capoluogo scaligero, a cui si aggiungono Villa Fracanzan in provincia di Vicenza e le Mura di Montagnana in provincia di Padova. Le riprese partiranno a metà settembre. Il budget de Il ritorno di Casanova sarà di 7 milioni di euro.

Il ritorno di Casanova è prodotto da Indiana Production con Rai Cinema, con il contributo della Regione del Veneto e in collaborazione con la Veneto Film Commission. «I luoghi scelti da Salvatores come set valorizzano il Veneto in tutti suoi aspetti – commenta Jacopo Chessa, direttore della Veneto Film Commission – includendo due città-simbolo come Venezia e Verona, ma anche le bellezze di ben quattro province, tra paesaggio, ville e monumenti storici. Il ritorno di Casanova, oltre ad essere un progetto cinematografico di assoluto prestigio, avrà una ricaduta significativa sull’indotto economico del nostro territorio, sia in termini di occupazione, dato che verranno impiegati numerosi professionisti e maestranze della nostra regione, oltre a tutti i servizi necessari, dall’accoglienza all’assistenza, sia in termini turistici quando il film sarà distribuito nelle sale italiane ed estere, contribuendo a far conoscere il nostro patrimonio naturalistico e artistico».

Il film
Giacomo Casanova, alla non più giovane età di 53 anni, vuole rientrare in patria, nella sua amata Venezia, abbandonata dopo la fuga dal carcere dei Piombi. Nel viaggio di avvicinamento a Venezia, viene ospitato da Olivo e dalla moglie Amalia, in una tenuta. Casanova aveva conosciuto Olivo ed Amalia anni prima ed era stato l’artefice del loro matrimonio, oltre che essere stato amante di Amalia stessa. Nella tenuta di Amalia ed Olivo, Casanova incontra, oltre alle figlie della coppia, la giovane Marcolina, studiosa di matematica e di filosofia. Casanova inizia a corteggiare Marcolina, che intrattiene una relazione segreta con il sottotenente Lorenzi e rifiuta il corteggiamento del seduttore veneziano. La conquista amorosa di Marcolina diventa per Casanova una prova dell’efficacia del proprio fascino, nonostante l’età non più giovanissima del famoso conquistatore di donne, che aveva viaggiato e intrattenuto relazioni amorose nelle più famose corti europee.

Un film doppio
Prendendo spunto dallo stile di Schnitzler, Salvatores intende raccontare in parallelo due storie. Da una parte, appunto, quella di Casanova alle prese con Marcolina, descritta dal regista a Variety come una “proto-femminista”. A causa di un debito di gioco, la donna finisce a letto con Casanova, il che spinge Lorenzi, amante di Marcolina, a sfidare Casanova a duello.

Dall’altra racconterà la storia di un regista ormai ultrasessantenne, interpretato da Servillo, che, durante le riprese di un suo film proprio tratto da Il ritorno di Casanova, «si innamora e mette incinta una donna molto più giovane di lui, che non ha niente a che fare con il mondo del cinema». Salvatores ha anche detto che la porzione ambientata ai giorni nostri sarà in bianco e nero, mentre la storia di Casanova sarà a colori.

Foto: a sinistra, Villa Dionisi a Cerea; a destra in alto, Gabriele Salvatores; in basso,  Toni Servillo.