Il 3 e 4 ottobre sfiderà gli eventuali antagonisti, che per ora non ci sono, alla riconquista di Villa Angiari sede del Municipio di Minerbe.
Andrea Girardi, sindaco dimissionario, 43 anni, consulente informatico, uomo della Lega Nord, alla guida della lista civica “Insieme per Minerbe” chiederà ai minerbesi di poter continuare l’opera iniziata nel 2016.
Senti Andrea, la tua sarà una lista civica di centrodestra, ma le famose alleanze con i partiti, tanto sbandierate dagli altri candidati tuoi colleghi?
No, per adesso nessun partito in particolare si è fatto avanti. Stiamo chiudendo la lista, ma è questione di ore. Su 12 nomi del precedente gruppo ben cinque sono già riconfermati, praticamente la Giunta uscente, composta dal vicesindaco Massimo Momi e dagli assessori Sergio Rizzo, Evelyn Chinaglia e Jessica Polo.
Questi saranno il punto di partenza del nuovo progetto, a completare la squadra saranno soprattutto giovani con personalità in grado di arricchire la qualità della lista.
Perché i cittadini di Minerbe dovrebbero riconfermarti? Per mancanza di competitori?
Spero proprio di no, è l’ultima cosa che vorrei. Mi piacerebbe che le persone mi votassero per come ho amministrato in questi cinque anni. Anni difficili, in cui ho sempre cercato di dare risposte a tutti. Ho cercato di amministrare con una visione diversa, con obiettivi anche a lungo percorso come per esempio
aumentare il numero di residenti in paese e contrastare il calo demografico e questo è possibile con la promozione del territorio e delle imprese che ci sono, aiutando le famiglie a comprare casa attraverso i mutui. Mi piace pensare che a lungo termine questa visione e il modo in cui la mia amministrazione si è posta in questi anni nei confronti dei cittadini sarà premiante.
Le opere sono importanti, cosa puoi dirmi?
Abbiamo sempre messo al centro dell’attenzione amministrativa le persone. Ma è indubbio che le opere sono importanti. stiamo facendo il nuovo polo scolastico, abbiamo fatto l’estensione del cimitero, abbiamo messo in sicurezza alcuni incroci, ma aldilà di tutto questo la nostra attenzione è sempre rivolta verso i cittadini che sono in difficoltà. Anche dopo l’uscita dall’Unione dei Comuni la nostra preoccupazione è andata ai servizi sociali e a come farli rimanere inalterati. Servizi come l’assistente sociale, i sindacati, lo sportello lavoro e fiscale.
Che cosa ti sarebbe piaciuto aver realizzato e non ci sei riuscito?
Mi sarebbe piaciuto realizzare prima l’impianto di illuminazione ma siamo arrivati lunghi nei tempi a causa di tanti imprevisti tra i quali la burocrazia legata al Covid e anche il tanto personale comunale andato in pensione.
Questo ha causato anche tanti disservizi nei confronti dei cittadini e questo mi è dispiaciuto. Anche la scelta del nuovo segretario va in questa direzione, essendo molto più esperto, ci aiuterà nel risolvere anche queste situazioni nell’eventuale prossimo nuovo mandato.
Sembra che qualcosa si stia muovendo anche sul versante di altre liste. Nella scorsa tornata erano presenti quattro candidati, tre oltre a te: Giovanni Pesenato, Maurizio Grigolo e Giuseppe Bertoldi.
Si sembra che qualcosa si stia movendo. Ma tieni presente che entro il 3 settembre bisogna consegnare le liste. Non c’è molto tempo, e ti posso assicurare non non è facile trovare persone, con profili importanti, che vogliono mettersi in gioco e a disposizione della comunità. Non è stato facile nemmeno per noi, anche se una delle persone che hai nominato ha dato la sua disponibilità nei nostri confronti, ma temo sia arrivata troppo tardi. Un’altro dei nomi che hai fatto è da tempo che non frequenta più nemmeno i Consigli comunali e questo fa pensare anche al poco rispetto per l’assise oltre che per coloro (pochi) che lo hanno votato.
C’è il progetto di un parco urbano che sembra ti appassioni parecchio, nell’ex area chimica Scarmagnan, ma forse è ancora troppo lontano da realizzare.
Guarda che non è poi così lontano. Abbiamo già iniziato uno studio di fattibilità con dei professionisti che si occupano di riqualificazioni e del consumo del suolo. Ora si tratta di acquisire, e le condizioni ottimali ci sono perché l’asta iniziale di 2,8 milioni di euro ora è scesa a 490 mila euro. Si tratta dell’area ex fabbrica chimica Scarmagnan, in viale Ungheria, zona Stazione Ferroviaria, di circa 30 mila metri quadrati.
Abbiamo già l’Unione Europea che finanzierebbe la bonifica a fondo perduto, abbiamo già chi ci fornirebbe gratuitamente gli alberi per la piantumazione del parco cittadino, compresa la manutenzione per due anni. Fatta quest’opera è naturale che poi tutti i terreni circostanti, sempre della proprietà Scarmagnan, verrebbero acquisiti da privati per la realizzazione di unità abitative nuove. Questo si è già verificato a San Zenone nella riqualificazione del quartiere Don Ballarotto.
Ecco, questo è un grande progetto che richiederà qualche anno ma che vale la pena di perseguire: il nuovo parco cittadino di Minerbe.