È stata, in buona sostanza, la seduta consiliare dei monitoraggi sulle emissioni della Chemviron e dell’aumento delle multe per chi abbandona i rifiuti quella svoltasi, ieri martedì 27 luglio, a Palazzo de’ Stefani.
Il sindaco Graziano Lorenzetti ha evidenziato d’aver incaricato l’ufficio ambiente del Comune di programmare il monitoraggio sull’ambiente e sulla salute pubblica in relazione alle emissioni della ditta Chemviron.
Ad oggi, stando agli uffici, i laboratori interpellati per il campionamento dell’aria ai fini delle rilevazioni anche dei composti FBA, della famiglia PFAS, non hanno offerto disponibilità in tal senso, non essendo in possesso di metodi analitici per la determinazione di tali composti chimici nell’aria, mentre si potrebbe procedere alle indagini olfattometriche per vagliare l’eventuale superamento della tollerabilità delle immissioni di odori.
Il primo cittadino ha quindi promesso che interpellerà anche la facoltà di chimica industriale in ordine ai metodi di indagine sperimentale necessari ai fini di particolari rilievi.
In forza di queste rassicurazioni l’ordine del giorno del consigliere Simone Tebon per installare una centralina che possa rilevare i dati sugli FBA è stato votato positivamente dal solo proponente: astenuto il resto della minoranza e contraria la sua ex maggioranza, bacchettata poi, sui social, dallo stesso superconsigliere: “Bocciato anche l’Odg della centralina per il controllo della qualità dell’aria. Guarda caso mi è stato bocciato perché a breve ci saranno delle azioni atte a dare risposte ai cittadini. Sono due anni e mezzo che ci siamo insediati e che conosciamo il problema e adesso perché Tebon lista Lorenzetti ha presentato un OdG per magia si stanno muovendo. Sarà una fatalità?».
Per quanto attiene all’inasprimento delle sanzioni per l’abbandono dei rifiuti, sono state apportate, con l’unanimità dei consensi dell’aula, modifiche al regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati.
La piaga degli incivili dell’immondizia comporta non solo problematiche all’ambiente e al decoro cittadino, ma anche un aumento dei costi per lo smaltimento da parte della Si.Ve (si va dai 120 euro ad intervento ai 1.600 euro, in considerazione del volume e della tipologia del rifiuto)
Proprio in funzione di questo, ai trasgressori verrà ora irrogata pure la sanzione accessoria dell’obbligo di sostenere detti costi.
Sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio l’assessore Daniela De Grandis ha dato conto che non sussistono criticità di sorta per debiti fuori bilancio e la situazione delle partecipate è rosea.
Voto compatto della sola maggioranza sulla sesta variazione e sull’assesto generale al bilancio di previsione.
La delibera ha offerto all’assemblea motivo per tornare a parlare di Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, essendo stato recepito un fondo di circa 280mila euro per agevolazioni alle utenze non domestiche, vessate, così come quelle domestiche (queste ultime a maggior ragione) dalle implicazioni del D.Lgs. 116/2020, in attuazione della Direttiva UE 2018/851, che ha inteso esentare da tassazione le aree produttive di rifiuti industriali con conseguente necessità di aumentare le imposte per tutte le altre utenze.
Ai rammarichi del consigliere di minoranza Renato Defendini, il quale ha portato l’esempio di altri comuni virtuosi che avrebbero costituito un fondo per agevolare le utenze domestiche, evitando aumenti della tassa, ha replicato l’assessore, evidenziando come la legge imponga di non utilizzare l’avanzo libero per la riduzione della Tari e che i comuni che quest’anno hanno ridotto la tassa hanno utilizzato il fondo statale del 2020 che Legnago aveva, perlopiù, utilizzato lo scorso anno investendo circa 400mila euro.
Ha trovato accoglimento anche la richiesta del consigliere Angelo Guarino di rivedere, dopo specifici sopralluoghi, la segnaletica stradale in alcuni punti ritenuti pericolosi soprattutto in prossimità delle scuole.
A fine seduta il presidente del Consiglio comunale Paolo Longhi – sostenuto in tal senso da tutti i fronti politici – ha promesso che verranno liberate le risorse necessarie per migliorare l’impianto audio della sala consiliare di Palazzo de’ Stefani e di conseguenza per la trasmissione in streaming dei Consigli.
Foto: a sinistra, la Chemviron l’azienda internazionale alle porte di Legnago specializzata nella rigenerazione dei carboni e sistemi di purificazione, incluso acqua potabile; a destra, alcuni degli intervenuti in Consiglio.