«Il ritorno alla normalità deve necessariamente passare per la riattivazione dei servizi essenziali: all’ospedale Mater Salutis di Legnago, invece, non si hanno ancora notizie né della Medicina dello sport né delle visite di idoneità per la patente di guida».
A denunciarlo, chiedendo certezze sulla tempistica, è Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità a Palazzo Ferro-Fini.
«Da settimane nelle conferenze stampa del presidente Zaia viene fatto il conto alla rovescia per il passaggio del Veneto in zona bianca: bene, preoccupiamoci di garantire che lo stop alle restrizioni e la volontà di riaprire tutto sia valida anche per i servizi sanitari.
Quanto si dovrà ancora attendere per la ripresa a pieno regime al Mater Salutis?» – incalza Bigon, che rincara la dose aggiungendo «A settembre, quando i ragazzi inizieranno l’anno sportivo, dove potranno andare a sostenere le visite per l’idoneità? Potranno contare sul pubblico, oppure saranno costretti a rivolgersi a pagamento alle strutture private, come sempre più spesso accade nella nostra Regione?».
All’allarme lanciato dalla consigliera Bigon si associa il segretario del Circolo PD di Legnago, Gianfranco Falduto, che aggiunge «Auspichiamo che l’attività di Medicina dello sport, presso il nostro ospedale, possa riprendere al più presto con l’obiettivo di agevolare i nostri ragazzi che, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, potranno così riprendere in sicurezza anche l’attività sportiva».
Foto: a sinistra un reparto di Medicina dello sport; a destra dall’alto, Anna Maria Bigon consigliera regionale PD Veneto e
Gianfranco Falduto segretario circolo PD Legnago.