Il consigliere comunale e deputato di Fratelli d’Italia Ciro Maschio lascia l’incarico dopo quattro anni per «far fronte ai crescenti impegni politici che mi vedono in prima linea a livello nazionale e territoriale».
Firmate questa mattina le dimissioni di Ciro Maschio dalla carica di Presidente del Consiglio comunale, ruolo che ricopriva dal 2017. Ora sarà il vicepresidente vicario Paolo Rossi a subentrare per tutti gli adempimenti, che porteranno entro 30 giorni a nuove elezioni. Per arrivare al voto, infatti, dovrà essere attivata la procedura e presentata all’aula la relativa proposta di delibera. Il nuovo presidente, per essere eletto al primo turno, dovrà ottenere 2 terzi dei voti, ossia 25 preferenze, espresse con scrutinio segreto.
Ciro Maschio continuerà a svolgere il suo mandato in Consiglio comunale da consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia.
«Dopo quasi quattro anni alla presidenza di questa importante aula consiliare – ha detto questa mattina Maschio, poco prima di firmare le dimissioni -, lascio la carica per far fronte ai crescenti impegni politici che mi vedono in prima linea a livello nazionale e territoriale.
Il partito che ho fondato a Verona e nel Paese, assieme a Giorgia Meloni, è cresciuto dal 2 al 20 per cento, diventando il secondo movimento in Italia. Per questo intendo dedicarmi con ancor più forza ai prossimi importanti traguardi, sia amministrativi che provinciali e nazionali.
Un cambiamento, quindi, che ha alla base una crescita politica.
L’esperienza alla Presidenza del Consiglio comunale di Verona è stata straordinaria, ho dedicato questi anni a rispettare l’impegno preso con gli elettori e il ruolo affidatomi dall’aula. Sia a Verona che in Parlamento continuerò a fare del mio meglio per la città, oltre che per il partito in qualità di coordinatore provinciale. Nel frattempo, posso dire con soddisfazione che molti dei colleghi consiglieri, che erano alla prima esperienza in Comune, hanno maturato l’esperienza amministrativa».
Foto: Ciro Maschio firma le dimissioni da Presidente del Consiglio comunale di Verona.