Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno visto coinvolto il super consigliere Simone Tebon della Lista Lorenzetti Sindaco, espulso dalla maggioranza che governa Palazzo de’ Stefani, è partita l’azione messa in atto da una parte importante di membri del suo stesso gruppo oltre ad alcuni protagonisti dell’area di centrodestra, della raccolta firme per prendere, politicamente, le distanze dalle azioni del super consigliere.

A questo massacro politico non ci sta il referente politico della Lista Lorenzetti Sindaco, Roberto Bronuzzi che chiede chiarezza alla maggioranza e rispetto dei patti.

Le poltrone.
«Da quando si è insediata la Giunta Lorenzetti, la lista si è proposta di volere tutelare l’interesse dei legnaghesi sposando le linee guida per potere amministrare la città e renderla migliore.
Come accade in politica, sono state segnalate delle persone competenti ed appropriate che sono andate via via a ricoprire delle posizioni di contorno all’amministrazione.
Mi riferisco ad esempio alla presidenza della Lese piuttosto che nel CdA della Casa di riposo o ancora la presidenza del Teatro Salieri e quant’altro passa all’attenzione dell’amministrazione comunale» – spiega Bronuzzi.
«E’ lecito pensare che queste nomine, individuate per competenze e gradimento dal primo cittadino, abbiano avuto anche un asset organizzativo e sostegno, partito direttamente da parti politiche provinciali, che a loro volta hanno avuto un ruolo importante nelle trattative, compresa quella di dare la possibilità al consigliere Loris Bisighin di sedere al consiglio Provinciale, come anche a Graziano Lorenzetti è stata data la possibilità di essere scelto a ricoprire il ruolo di sindaco della di Legnago – prosegue il portavoce della Lista -. Per questi motivi di equilibri politici, si è deciso di fare un percorso unitario fra alleati politici, volto a governare nel migliore dei modi la città.

Le origini del gruppo.
«Il nostro gruppo politico, che qualcuno pensava nascesse per la competizione elettorale e poi li finisse, è nato diversamente e molto tempo prima rispetto a questa tornata elettorale.
Il gruppo, sfociato anche nella scelta di Lorenzetti quale sindaco, ha avuto alle spalle vent’anni di storia in cui tra i promotori c’erano, oltre a me, anche Longhi, Tebon, Tedesco, Danieli e De Grandis: quel gruppo che appoggiò Paolo Longhi come candidato sindaco, prima ancora di farlo con Graziano Lorenzetti.
Il caso ha voluto che questa lista portasse il nome Lorenzetti, ma poteva chiamarsi in qualsiasi altro modo, perché la radice e la legittimazione era altrove».

Il salto sul Carroccio.
«Adesso, Bisighin, Danieli e De Grandis hanno fatto la scelta di cambiare il proprio credo della lista civica di cui facevano parte per vestire un’altra casacca: tutto ciò, sicuramente, legittimo anche se con nostro grande rammarico – osserva Bronuzzi – ciononostante, però, nessuno ha visto alzare da parte nostra le barricate verso questi e tantomeno lo abbiamo fatto verso l’amministrazione, la quale invece è stata sostenuta .attraverso l’attento e infaticabile lavoro del nostro consigliere di riferimento, Simone Tebon»

La paternità delle 1.540 preferenze
«Ma possiamo per questo motivo dimenticare che abbiamo la paternità di una Lista che ha contribuito con 1.540 preferenze al successo del sindaco Lorenzetti?
Questa totalizzazione non può e non deve essere negata alla nostra lista: possono spostarsi gli uomini, ma i consensi affidati alla lista in quanto civica non possono prescindere dall’essere riconosciuti.
È giusto riconoscere la sua dignità ed identità politica, di chi si è speso per la lista mostrando la propria faccia, di chi ha corso per la lista e poi alla fine non si è potuto sedere fra gli scranni comunali, ecco perché deve essere dato il riconoscimento alla nostra Lista Lorenzetti, perché si riconosce il lavoro fatto da tutti i protagonisti, in tutti questi anni trascorsi a far politica, e non solo per la ricerca del consenso dell’ultimo istante».

Gli accordi.
«Considerato che gli accordi tra persone leali vanno rispettati, e il voto dei cittadini va messo al primo posto, ci faremo valere e supportare in tutte le sedi e i contesti provinciali, e in modo particolare da chi ci ha sostenuto e noi abbiamo sostenuto in tutti questi anni.
Nonostante tutto ciò che è accaduto e sta accadendo, per spirito di gruppo e di servizio, rimaniamo aperti al dialogo e a disposizione per collaborare con la maggioranza.
A nostro avviso, rimane essenziale e vincolante lavorare per non tradire il mandato elettorale che ci è stato affidato dagli elettori e per la fiducia che questi nostri concittadini hanno posto in noi.
È doveroso per la natura della nostra lista civica, per la nostra storia politica, per la quale in molti hanno sicuramente votato per il rilancio della città, dopo anni di amministrazione opinabili, per i quali i legnaghesi hanno deciso il cambiamento di rotta» – conclude Roberto Bronuzzi [ nella foto ].