Diritto, Cinema e Teatro cosa hanno in comune? La risposta potrebbe essere complicata ma è tutta racchiusa nel progetto di Istituto che si intitola “Educare alla Democrazia“, e che ha come prima finalità quella di contribuire alla formazione degli studenti in futuri cittadini.
LA PRESENZA ATTIVA DEGLI STUDENTI
Da anni gli studenti dell’istituto Marco Minghetti di Legnago hanno assistito in aula magna a conferenze, approfondimenti, lectio magistralis, interventi di docenti universitari, cultori di materia ed esperti.
Oltre a questo, tanto altro ancora, in quanto gli stimoli formativi valicavano le mura scolastiche e approdavano nelle sedute dei Consigli Comunali e Regionali che rappresentavano per gli studenti delle classi quinte vere e proprie lezioni di partecipazione attiva e consapevole.
Sembra però che l’emergenza Covid pur di fatto limitando le opportunità operative, non abbia minimamente scoraggiato i docenti coinvolti nella progettualità, nè compromesso gli stimoli culturali a cui sono abituati gli studenti.
I PROMOTORI
«La progettualità ha solo richiesto un cambio di prospettiva operativa» – spiegano i professori Federica Bellinato e Nicola Pavanello, promotori del progetto e degli incontri i quali hanno mantenuto sempre viva la prioritaria finalità di rendere attiva la partecipazione ed il coinvolgimento degli studenti, di tutti gli studenti tengono a dire, nessuno escluso.
E, complice anche il nuovo insegnamento della Educazione civica, che da quest’anno entra a pieno titolo come materia trasversale a tutte le discipline, si è dato vita ad una serie di incontri che hanno richiesto una collaborazione sinergica di più figure esperte e che hanno visto nel cinema e nel teatro il giusto sfondo integratore a tutte le attività.
IL CINEMA E IL TEATRO
Il progetto ha preso avvio con l’iniziativa di “Cinema in classe” con la visione di film, seguiti da un dibattito coordinato da Pavanello, scelti con intenzionalità didattica ed educativa e le cui tematiche spaziano dall’ambiente (in linea con le competenze di Educazione civica del primo anno), come il docufilm rivolto alle classi prime “Before the flood” con Leonardo Di Caprio, a “Ospite inatteso” film rivolto alle classi seconde, un toccante racconto di amicizia ed immigrazione ambientato nell’America post 11 Settembre, al classico “Buio oltre la siepe” – per le classi terze – racconto di formazione, apologo sul razzismo, grande film processuale e acuta riflessione sulle nostre responsabilità verso gli altri.
IL PERCORSO FORMATIVO
Il progetto “Educare alla democrazia” è proseguito poi con il percorso formativo sulla “Intelligenza emotiva”, a contrasto del bullismo e del cyberbullismo, tenuto dal “medic-artista” dottor Salvatore Nocera, la cui capacità comunicativa ha messo in evidenza l’importanza di “formarsi e crescere emotivamente” per riflettere e soprattutto far riflettere sugli episodi di prevaricazione tipici del bullo, e infine con l’esperienza raccontata alle classi quarte dalla dottoressa Silvia Baraldi e vissuta a Bucarest a fianco di Miloud Oukilì, il clown franco algerino che ha saputo togliere dalle viscere della terra bambini e ragazzi senza futuro.
Nella seconda parte dell’incontro Baraldi ha parlato sul tema delle pari opportunità e dell’ Obiettivo 5 dell’Agenda Onu 2030 e del suo intervento come portavoce europeo del CCRE/CEMR all’UCLG World CONGRESS 2019 a Durban, dove è stata relatrice.
UN NUOVO APPUNTAMENTO
Il programma “Educare alla Democrazie” prevede un ulteriore appuntamento per lunedì 26 aprile, quando il giornalista e critico cinematografico Giancarlo Beltrame incontrerà in videoconferenza gli studenti di quinta dell’indirizzo Liceale e terrà una lezione su “Il traditore”, il film che Marco Bellocchio ha dedicato alla controversa figura di Tommaso Buscetta. Il focus di osservazione è quindi la criminalità organizzata e il ruolo delle istituzioni.
L’INSEGNAMENTO
«Tante attività e tutte con una direzione comune: il rispetto della legalità, finalizzato a far divenire i nostri studenti protagonisti in un progetto comune e solidale volto allo sviluppo di loro stessi e della società nella quale viviamo perché l’educazione civica è una materia viva e va nutrita in ogni momento» conclude Bellinato.
Foto: a sinistra in alto, il professore Nicola Pavanello nell’interpretazione teatrale del Doge Francesco Venier; in basso, Giancarlo Beltrame giornalista e critico cinematografico; a destra in alto, Federica Bellinato docente di diritto; in basso, Silvia Baraldi politica e professionista marketing.