Giunge al termine il percorso di aggregazione tra Banca di Verona e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, che i soci di entrambe le BCC hanno votato nel corso dell’assemblea del 24 febbraio scorso.
Il 30 marzo è stato stipulato l’atto di fusione e il 1 aprile è stata fissata la decorrenza contabile e fiscale della fusione. Ma è con la decorrenza civilistica del 12 aprile che la nuova realtà è stata formalmente costituita, nasce Banca di Verona e Vicenza.
La prossima tappa sarà l’assemblea dei soci per l’approvazione dei due bilanci 2020 delle Banche, che si svolgerà il 7 maggio prossimo.
Intanto il consiglio di amministrazione neo-eletto si è formalmente insediato per la prima volta e ha proceduto alle nomine e ai primi atti di delibera.
Presidente è stato nominato Flavio Piva. Vice Presidente Vicario è Paolo Michelon mentre Giovanni Tessarollo è stato nominato Vice Presidente. La presidenza del comitato esecutivo è stata assegnata a Giovanni Bertagnoli, mentre la Vicepresidenza è andata a Paolo Cappellotto.
Gli altri consiglieri eletti sono Sergio Bassan, Maria Maddalena Buoninconti, Romano Mion, Remo Pedon e Giorgio Sandini. Il collegio sindacale è composto da Giancarlo Bagnara (Presidente), Anna Celebron, Marco Ceola, Edda Delon e Zeno Bedoni.
Alla Direzione generale Leopoldo Pilati, Valentino Trainotti e Mauro Meneguzzo, che coordinano una squadra operativa di 330 dipendenti.
Banca di Verona e Vicenza ha stabilito la sede amministrativa a Verona, mentre la sede legale è stata fissata a Fara Vicentino.
«Gli obiettivi del nuovo istituto saranno coerenti con le storie di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e Banca di Verona. Entrambi i crediti cooperativi hanno sempre avuto il territorio e la mutualità come principali punti di riferimento a servizio della base sociale e della clientela locale» – spiega il Presidente Flavio Piva -. La realtà che andiamo a realizzare con questa fusione sarà una nuova grande BCC veneta all’interno del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, forte della fiducia di oltre 16.600 soci e oltre 72.000 clienti».
La nuova BCC svolge un lavoro di consulenza, servizio e relazione sul territorio con 48 filiali per 138 Comuni serviti. I dati aggregati relativi ai bilanci 2020 masse amministrate (raccolta complessiva + impieghi) per 4,35 miliardi di euro, una raccolta complessiva di quasi 3 miliardi di euro, impieghi per 1,4 miliardi e un patrimonio post riparto utile di 236,13 milioni di euro.
Il Total Capital Ratio, che misura la solidità della banca, raggiunge il 25,1% in forma aggregata e al netto degli utili del 2020, mentre il Texas Ratio è al 14,45%. L’utile in forma aggregata è determinato dalla somma dei due risultati di esercizio 2020 di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno e di Banca di Verona.
«Si tratta di un risultato molto importante- rimarca Piva- che sfiora i 15 milioni di euro. Ma ciò che reputiamo come un valore aggiunto importante in questo progetto è stata l’opportunità di integrare due modelli di business complementari. Metteremo quindi a fattore comune la vocazione corporate e la capacità di competere sui servizi bancari per le imprese di medie e piccole dimensioni, bilanciando con una grande capacità di dialogo con le famiglie, le imprese artigiane e in generale il mercato retail. In questo percorso innovativo di integrazione all’interno delle esperienze del Credito Cooperativo trarranno vantaggio realtà socio-economiche che operano nelle province di Verona, di Vicenza e limitrofe».
Foto: il Presidente Flavio Piva.