La nota congiunta dei due gruppi.
«In riferimento a quanto falsamente riportato da alcuni organi di stampa (tra i quali giornaleadige.it e mattinodiverona.it) in merito all’asserito acquisto da parte di Riello Elettronica del 50% della Cantina Allegrini, Allegrini Estates e Riello Elettronica smentiscono categoricamente l’avvenuta operazione così come l’esistenza di qualsiasi trattativa negoziale, precisando che si tratta di una notizia destituita di qualunque fondamento».
Così, con una nota, arriva la secca smentita dalle parti interessate di un affare che non c’è mai stato, ma di una fake news circolata in ambienti veronesi in queste ore.
«Una notizia falsa, anzi falsissima, non abbiamo bisogno di partner», ribadisce Marilisa Allegrini, che guida insieme al fratello Franco e alla nipote Silvia Allegrini, uno dei gruppi più importanti del vino della Valpolicella, del Veneto e d’Italia, con un fatturato 2019 di 37,4 milioni di euro (di cui l’80% all’export).
E che mette insieme 246 ettari di vigneto di proprietà e oltre 100 in conduzione tra la Valpolicella, dove possiede anche la splendida tenuta di Villa della Torre, la zona del Lugana, e ancora San Polo, nel territorio del Brunello di Montalcino, e Poggio al Tesoro a Bolgheri.
Foto: da sinistra, Pierantonio Riello presidente di Riello Elettronica; Marilisa Allegrini, responsabile del marketing dell’azienda di famiglia; a destra, il prestigioso Amarone di casa Allegrini; la celebre Villa della Torre, sede di rappresentanza a Fumane.