Da lunedì 15 marzo il Veneto sarà in zona rossa. A sancirlo l’ordinanza del ministro Roberto Speranza, che ha fatto seguito alla cabina di regia di venerdì tra Governo, Cts (Comitato tecnico scientifico) e Iss (Istituto superiore di sanità).
In sintesi, secondo quanto previsto dall’ultimo Dpcm del Governo di Mario Draghi in zona rossa:
saranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado ma verrà garantita la didattica a distanza
gli spostamenti permessi solo per validi motivi dalle 5 alle 22, sempre con autocertificazione
vietato anche andare in visita da amici e parenti
chiudono anche barbieri, parrucchieri e i servizi alla persona in genere
i bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, ma resta consentito l’asporto.
Spostamenti in zona rossa in Veneto: cosa cambia
In area rossa sono consentiti spostamenti solo per comprovatimotivi di lavoro, salute o necessità, anche verso un’altra Regione; il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre consentito, così come quello in seconde case ubicate dentro o fuori il territorio regionale. Non è consentito fare visita ad amici e parenti, a meno che non si tratti di persone non autosufficienti: in quel caso sarà necessario proteggersi il più possibile dai contatti, trattandosi di categorie più vulnerabili e a rischio (specie se persone anziane). È possibile recarsi anche fuori Regione nel caso si debba prestare assistenza ad una persona non autosufficiente, ma solo nel numero strettamente necessario (solitamente uno).
Bar e ristoranti
In zona rossa in Veneto restano chiuse tutte le attività di ristorazione e bar (comprese pasticcerie e gelaterie), per quanto resti attiva la possibilità di effettuare vendita per asporto: dalle 5 alle 18 senza alcun tipo di restrizione, dalle 18 alle 22 vietata per bar senza cucina (e attività simili). La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Attività commerciali, chi apre e chi chiude
Le saracinesche restano alzate per alcune attività comemrciali di servizi essenziali: negozi di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, fornai, rivenditori di mangimi per animali, edicole, distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, commercio al dettaglio di materiale per ottica, produzione agricola e allevamento, lavanderie e pulisecco, servizi di rifornimento dei distributori automatici di sigarette, servizi di rifornimento delle banconote agli sportelli dei bancomat e postamat, attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali.
Rispetto al precedente decreto, con il Dpcm in vigore dallo scorso 6 marzo è stata introdotta la chiusura in zona rossa anche di tutti i servizi alla persona, come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
Scuole chiuse
Le scuole di ogni ordine e grado, dagli asili nido all’università, in zona rossa restano chiusi, con somministrazioni di lezioni in modalità DAD (didattica a distanza). Resta comunque garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Musei
L’accesso a musei e gli altri istituti e luoghi della cultura è sospeso, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione, e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.
Sport e attività motoria
Lo svolgimento degli sport di contatto è sospeso; sono sospese anche l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto, anche se di carattere ludico-amatoriale. Restano chiuse palestre, piscine, centri natatori.
Resta consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto. Sarà possibile svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie
Pasqua in Rosso
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente – 3, 4 e 5 aprile – l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.