Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha emesso in via precauzionale il divieto di utilizzare il lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca. Tale lotto di vaccini non è stato utilizzato in provincia di Verona.

La Regione Veneto, attraverso una circolare firmata dalla dottoressa Francesca Russo, della Direzione prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria, ha fatto sapere che il lotto in questione è stato utilizzato nel territorio delle Ulss 1, 2, 5, 6, 7 e 8.
In Veneto «sono state somministrate oltre 17mila dosi e non sono state segnalate reazioni avverse di rilievo», si legge nella circolare.
Aifa ha preso questa decisione a seguito della «segnalazione di alcuni eventi avversi gravi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856» ricorda la circolare della dottoressa Russo.

Il giorno dopo la somministrazione di una dose di quel lotto, un militare siciliano è deceduto per arresto cardiaco: la correlazione tra i due eventi, però, deve essere ancora verificata. La circolare della Regione specifica: «Al momento, come evidenziato da Aifa, non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi».

«Non abbiate timore a vaccinarvi, con tutti i vaccini, e tanto più con AstraZeneca. – afferma il dottor Roberto Mora che opera nel nuovo centro vaccini inaugurato questa mattina a Legnago – Sappiamo che domenica prossima è prevista la vaccinazione di 350 insegnanti con AstraZeneca, non vorrei che questa notizia generasse un fuggi fuggi generale. Io ho una mamma di 94 anni e se mi dicessero di vaccinarla con AstraZeneca lo farei immediatamente, senza pensarci un secondo. In questo momento la cosa di cui abbiamo meno bisogno è creare panico mentre la cosa più importante, urgente e sicura è: vaccinarsi. Spero la gente lo capisca».

Foto: a sinistra, l’inaugurazione del centro vaccini questa mattina a Legnago, il dottor Roberto Mora a fianco del sindaco Lorenzetti; a destra, il vaccino AstraZeneca.