Sotto i 100mila euro di valore, risolvere le controversie costa mediamente il 30% in meno e l’arbitro decide al massimo in 90 giorni.
Se n’è parlato nel webinar organizzato dalla Camera Arbitrale della Camera di Commercio di Verona. Le caratteristiche del nuovo Regolamento sono state spiegate dai componenti “tecnici” del Consiglio Arbitrale, il notaio Mattia Marino, l’avvocato Giuseppe Perini e il dottor Luca Santi, che hanno collaborato con la Camera di Commercio alla revisione del Regolamento.

«L’arbitrato si caratterizza – ha spiegato Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona e consigliere della Camera Arbitrale dell’ente – rispetto al giudizio in Tribunale, per maggiore riservatezza, tempi più contenuti, maggiore specializzazione degli arbitri rispetto al giudice, che può trovarsi a giudicare controversie molto diverse tra loro, maggiore stabilità della decisione (il lodo è impugnabile solo per gravi vizi della procedura)».

E’ uno strumento, ha agggiuto, che sta diventando sempre più utile «soprattutto con l’ulteriore rallentamento dei tempi dei Tribunali registrato con la pandemia. In più, sono previste anche agevolazioni fiscali e che ci auguriamo siano rafforzate con la riforma della giustizia, per contribuire ad abbattere i costi a carico delle imprese».

Foto: a sinistra in alto, Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona e consigliere della Camera Arbitrale dell’ente; in basso, l’ente camerale di Verona.