Da lunedì 15 febbraio, grazie all’impegno congiunto di Rete Ferroviaria Italiana e dell’amministrazione comunale e delle Forze dell’ordine, la stazione ferroviaria di Legnago chiude alle 19.
Un’azione decisa per rispondere alle segnalazioni dei pendolari che da tempo, rientrando dal lavoro in treno dopo le 18,30, trovavano la sala d’attesa occupata da estranei alterati dall’alcool e che bivaccavano fino a tarda sera, danneggiando le infrastrutture e creando disagi ai viaggiatori.
Lunedì sera le porte della stazione sono state chiuse alle 19 e il personale ferroviario, con l’aiuto di Polfer e Polizia Locale, ha allontanato 9 persone dalla sala d’attesa e invitato altre 4 a fare il biglietto, essendo prive di titolo di viaggio. Ieri sera non ci sono stati assembramenti in Stazione, grazie alla presenza di 4 agenti della Polizia Locale e 3 della Polfer e di 3 addetti alla Protezione Aziendale RFI. La stazione è stata chiusa alle 19 da un addetto della Civis.
«Grazie alla grande collaborazione con i responsabili RFI, abbiamo ottenuto un’azione importante sul fronte della sicurezza – ha dichiarato il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti -. Un intervento necessario perché potendo allontanare chi, assembrandosi in sala d’attesa per far baldoria e creare disturbo ai pendolari, ora ci saranno meno disagi per gli utilizzatori della ferrovia. La scorsa settimana eravamo partiti con un’iniziativa parziale, con controlli serali e sgomberi della sala d’attesa. Ora abbiamo ottenuto quello che volevamo. Dobbiamo rompere questo meccanismo di occupazioni di locali pubblici da parte di nullafacenti».
Tutto bene dunque. Sorge però una domanda: queste persone che allontanate dalla stazione dove sono finite?