Sono oltre cinquanta le richieste d’aiuto di famiglie e persone giunte in associazione e aiutate subito, nei primi mesi di attività.
Con donazioni dai mille ai 7mila euro. È il primo bilancio dello Sportello Aiuto Famiglie di Legnago, presentato oggi dai volontari promotori, presso la sala riunioni della Parrocchia di Casette.
Lo Sportello Aiuto Famiglie (SAF) è stato istituito lo scorso settembre dall’Unità Pastorale di San Salvaro (Angiari, Legnago, Roverchiara, Roverchiaretta, San Pietro di Legnago, San Pietro di Morubio, Casette, Terranegra, Vangadizza, Torretta, Vigo), su idea lanciata dall’allora parroco di Legnago, don Diego Righetti, con la collaborazione di una serie di volontari e soprattutto della fondazione “Beato Giuseppe Tovini”, istituita dalla Diocesi di Verona alla fine del 1999, per la lotta all’usura. Lo sportello viene incontro alle esigenze economiche dei nuclei familiari e in generale dei “nuovi poveri” a causa del Covid, attraverso l’erogazione di una sorta di “prestito d’onore” che i cittadini si impegneranno a restituire, senza interessi, quando sarà loro possibile, e un supporto tecnico per la gestione più responsabile di pratiche economiche e fiscali.
Uno dei membri volontari dello staff tecnico dello sportello, che si occupa dell’esame e della gestione delle richieste, è Luigi Tin, presidente anche di Fondazione Fioroni, ha spiegato il lavoro e i progressi di questi mesi: «Siamo partiti a settembre e abbiamo ricevuto subito circa 50 contatti, soprattutto da famiglie, sia di origine italiana che straniera. Attualmente stiamo gestendo 38 di questi casi. La maggior parte degli aiuti resta sotto i mille euro e sono contributi normalmente per il pagamento delle utenze domestiche, ma ci siamo trovati a gestire anche casi con erogazioni tra i 5mila e i 7mila euro».
Poi chiarisce: «Il denaro viene da donazioni di cittadini e aziende legnaghesi e non, cui si aggiunge una mensilità spontaneamente donata da ciascuno dei sacerdoti delle parrocchie aderenti e un’erogazione consistente da parte della fondazione Tovini, per un totale di circa 30mila euro; per ora l’80% delle somme erogate ci è stato restituito, appena le famiglie si sono rimesse in pari».
Ad affiancare Luigi Tin e Luciano Manfrè due dei volontari del progetto, anche don Marco Isolan, parroco di Casette e importante promotore dell’iniziativa, che ha precisato: «Uno degli scopi della collaborazione delle parrocchie è attivare una rete di carità che speriamo tenga anche poi, di fronte all’emergenza sociale che ci aspetta nei mesi prossimi. L’obiettivo primario è spronare i soggetti o i nuclei in difficoltà a rialzarsi, a spronarli alla ripartenza. Solo in quest’ottica chiediamo la restituzione, nelle situazioni ove possibile, del denaro erogato, come forma di responsabilizzazione del cittadino. In realtà sono i beneficiari stessi a non volere elemosine ed a chiederci di poter restituire quanto prima ciò che ricevono».
«I risultati raggiunti finora sono molto incoraggianti e gratificanti – conclude Tin -. Nei prossimi giorni è prevista la distribuzione di un volantino informativo del servizio e sarà a disposizione durante le messe di questo fine settimana nella parrocchia di Casette, sabato 13 e domenica 14 e successivamente nella parrocchia di Legnago-Duomo, sabato 21 e domenica 22».
Per informazioni nel massimo riserbo telefonare a: +39 351 6554481 oppure scrivere a: saf.legnago@gmail.com
[Martina Danieli – Primo Web]
Foto: a sinistra, sono oltre 50 le richieste d’aiuto in pochi mesi di famiglie o persone bisognose giunte all’associazione; a destra dall’alto, don Marco Isolan, Luigi Tin e Luciano Manfrè.