Dopo nove anni la Strada del Vino di Soave lascia la gestione dell’Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (Iat Est Veronese) del territorio di Soave.
Da gennaio è stata affidata a Verona Autoctona, l’associazione veronese già attiva con progetti ed eventi a Soave e che ha come obiettivo la promozione del territorio attraverso le sue peculiarità enogastronomiche, storiche e turistiche.L’ufficialità è stata data sabato durante la conferenza stampa presso l’Ex Mulino di Soave.
«Consapevoli del grande valore turistico del nostro territorio abbiamo sottoscritto un accordo con la Regione per mantenere attivo lo Iat Est Veronese altri tre anni – ha spiegato l’assessore alla Cultura e Turismo di Soave, Alice Zago -. Così, successivamente alla manifestazione d’interesse è stato pubblicato il bando che Verona Autoctona si è aggiudicata per tre anni, di pari passo con l’accordo regionale. Il Comune interverrà con un contributo annuo di 12 mila euro oltre a fornire l’ufficio e la strumentazione, ma ora i rapporti con gli altri Comuni, gli enti, le realtà produttive e ricettive del territorio, saranno dirette con il nuovo gestore e non più attraverso l’amministrazione del Comune di Soave».
In questa ottica La Strada del Vino guidata da Paolo Menapace che aveva sede presso lo Iat, va a trasferirsi nella nuova prestigiosa sede presso l’Ex Mulino nello spazio dove è già presente l’Officina d’Innovazione Odino, la scuola del vino, «mentre nello spazio di fronte al complesso – interviene il consigliere comunale con delega al sociale Angelo Dalli Cani, autore della rinascita della struttura – troverà posto anche una nuova realtà, un progetto regionale: gli Spazi della Memoria, che raccoglierà in forma digitalizzata tutto il patrimonio culturale di Soave».
«La situazione pandemica, ma anche la crisi economica degli ultimi anni non ha permesso alla nostra Amministrazione di continuare a sostenere i costi per gestire in proprio alcune attività legate al turismo, come la Pro Loco e lo stesso Ufficio Informazioni, da qui la scelta di esternalizzare i servizi. – ha spiegato il sindaco Gaetano Tebaldi – Non ultimo il mancato contributo, a causa della pandemia, dei Comuni limitrofi per sostenere il servizio d’informazione turistica, ci ha obbligati a questa scelta. Ma con Verona Autoctona e con La strada del Vino ci prepariamo per ripartire ancora più forti. Quando questa tragedia pandemica finirà torneremo ancora ad essere protagonisti».
«Con le nostre economie non era più possibile portare avanti lo Iat da soli. – spiega Paolo Menapace che oltre ad essere il presidente della Strada del Vino di Soave è anche coordinatore delle Strade del Vino e dei Sapori del Veneto – Basti pensare che nel 2019 avevamo portato più di mille pullman di turisti a Soave, nel 2020 solo una decina a gennaio poi il nulla. Questa settimana, dopo mesi e mesi, una persona , una signora ha aperto la porta del nostro Iat. Mi si è aperto il cuore».
« Il prossimo anno la nostra associazione compirà 10 anni di attività dedicati alla promozione del territorio. – ricorda Marco Malavasi presidente di Verona Autoctona e ora anche dello Iat Est Veronese – È una sfida importante quella che ci apprestiamo ad intraprendere ma abbiamo entusiasmo, idee e progetti da realizzare. Per prima cosa andremo a riallacciare i rapporti con i Comuni, enti e aziende a vocazione turistica del territorio. Renderli partecipi di un ampio progetto di promozione in cui andiamo a focalizzare l’attenzione sulle tipicità uniche del nostro territorio veronese, una visione da proporre poi ai turisti, anche stranieri. Dovremo comporre un puzzle composto da tante realtà, ognuna con le sue specificità, in cui il risultato finale sarà l’immagine unica e irripetibile di Verona, il Veneto, l’Italia. Solo facendo squadra potremo uscirne ed essere ancora protagonisti».
Foto: la conferenza stampa davanti all’ex Mulino ora sede dell’associazione Strada del Vino; in alto da sinistra, Marco Malavasi presidente di Verona Autoctona; Franco Menapace presidente della Strada del Vino di Soave, Angelo Dalli Cani consigliere comunale; il sindaco Gaetano Tebaldi e l’assessore alla Cultura e Turismo di Soave, Alice Zago.