Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 18 novembre, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Verona hanno catturato a Nogara il responsabile dell’aggressione ad un tassista veronese avvenuta nella notte l’11 ed il 12 settembre in una piazza Renato Simoni a Verona. Si tratta di C.H. residente a Nogara ma nato nel 2001 a Legnago.
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Il tassista era stato colpito con numerosi pugni al volto che gli hanno provocato una frattura dello zigomo e del setto nasale (frattura delle ossa nasali nonché delle pareti anteriore e mediale del seno mascellare destro con disassamento dei monconi) che ne hanno provocato anche la perdita di coscienza immediata, con prognosi della durata complessiva di almeno 44 giorni.
Alla violenza aggressione aveva assistito un cittadino che, attirato dalle grida provenienti dalla piazza, si era affacciato al balcone della propria abitazione ed aveva visto quel giovane, apparentemente straniero in compagnia di altri due soggetti, colpire il tassista. Immediatamente, l’uomo ha chiamato il 113 per segnalare il violento episodio. All’arrivo degli agenti delle Volanti l’aggressore si era petò già allontanato, ed i poliziotti si sono subito preoccupati di soccorrere il tassista, che versava in condizioni gravi, con il volto tumefatto ed in stato confusionale, chiedendo l’intervento di un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito all’ospedale di Borgo Roma.
Le indagini sono iniziate analizzando sia un filmato, acquisito dagli investigatori e registrato dall’impianto di videosorveglianza di una tabaccheria della zona, che un video realizzato da un cittadino il quale col proprio telefonino aveva ripreso la scena dell’aggressione. Inoltre, i filmati dell’impianto di videosorveglianza della locale Stazione ferroviaria hanno consentito agli uomini della Squadra Mobile scaligera di individuare un gruppetto di tre giovani, scesi nella stessa serata a Verona dal treno proveniente da Bologna, tra i quali è stato riconosciuto l’aggressore.
L’ulteriore analisi dei filmati acquisiti alla Stazione ferroviaria ha consentito di accertare che i tre, trascorsa la serata a Verona, avevano fatto rientro in treno a Nogara l’indomani mattina. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Verona, Elisabetta Labate, si sono poi sviluppate attraverso una mirata attività informativa svolta nel territorio di Nogara che ha condotto in breve tempo all’identificazione dell’aggressore, la cui responsabilità ha trovato ulteriore riscontro attraverso l’analisi dei tabulati telefonici dell’utenza cellulare del giovane.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Verona ha emesso la misura cautelare della custodia in carcere, richiesta dal Pubblico ministero titolare dell’indagine, ritenendola indispensabile per la tutela della collettività, in virtù della gravità dell’aggressione, commessa per futili motivi, e della pericolosità sociale del soggetto, che annovera precedenti penali per rapina e lesioni, nonché per diversi reati contro la persona ed il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
Foto: l’arresto dell’uomo.