Nel presentare le misure il governatore Zaia ha voluto commentare l’atteggiamento di coloro che non hanno rispettato le regole e, in un certo qual modo, hanno così portato alla stesura di questa nuova ordinanza: «Abbiamo 54mila dipendenti che ogni giorno lavorano distruggendosi per curare i pazienti, oss, medici, infermieri, amministrativi, tutta la squadra degli ospedali – ha ricordato il presidente Luca Zaia -. E i cittadini che dicono che medici e infermieri sono eroi, hanno ragione, ma bisogna comportarsi di conseguenza: non andare a fare gli assembramenti il fine settimana, portare la mascherina. L’ordinanza in un mondo dove tutti rispettano le regole non serve a nulla. Questa ordinanza cerca di intercettare gli irriducibili, è un po’ un fallimento, visto che la stragrande maggioranza dei veneti si comporta bene, devo stabilire regole perché il buonsenso ogni tanto non c’è per tutti».

«Si tratta in alcuni casi di “raccomandazioni” – ha ricordato il governatore – e l’ordinanza avrà l’intesa con il ministro Speranza e parliamo con il presidente del Consiglio perché consideri che in autonomia noi ci siamo mossi, tutti e tre i presidenti (ordinanza condivisa da tre regioni, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna), che ci sia la possibilità anche di avere misure economiche per chi patirà le conseguenze di queste misure». Questi sono consigli di buonsenso – ha sottolineato Zaia – si tratta di una questione di responsabilità.

Nuove regole: ordinanza valida da venerdì 13 novembre a mezzanotte fino al 3 dicembre 2020

Mascherina sempre
Obbligatorio uso corretto della mascherina fuori dalla casa (eccetto sportivi, persone con patologie e bambini sotto i 6 anni). Se si abbassa la mascherina per cibo o bevande va osservata la distanza minima di un metro. Mascherina obbligatoria su mezzi pubblici e privati se non con conviventi. La mascherina va indossata anche in casa se ci sono non conviventi, va portata la mascherina».

Passeggiate vietate in centro
Attività sportiva e motoria in parchi pubblici e aree rurali con un metro di distanziamento sempre. «Non si va a fare una passeggiata in centro nella via dello struscio o sul mare, sulle spiagge. In pratica le camminate e le passeggiate, le corsette, non si fanno in centro storico, per le strade della città, in luoghi turistici, ma la fai in aree verdi, campagna, piste ciclabili non centrali, evitando ogni forma di affollamento. Questo per evitare gli assembramenti del fine settimana. I residenti in centro possono passeggiare in centro ma se c’è assembramento è consigliabile che evitino», ha precisato Zaia. Di fronte a un controllo “la passeggiata in centro” è contestabile, quindi multabile.

Negozi
Accesso a una persona per nucleo familiare (salvo minori sotto i 14 anni e persone con difficoltà).

Mercati all’aperto
I mercati all’aperto sono consentiti solo se i sindaci adottano un piano specifico: perimetrazione, un varco di accesso e uno di uscita, sorveglianza.

Grandi centri commerciali e supermercati
Prime due ore di apertura garantito accesso a chi ha più di 65 anni. «Lasciamo spazio, in quelle ore, a chi è in una fascia di età più a rischio». Questa disposizione è un consiglio ai supermercati, affinché si adoperino per garantire l’accesso nelle prime ore alle fasce più a rischio in caso di contagio.

Scuole
Sospesi nelle scuole di primo ciclo gli insegnamenti di educazione fisica, canto e strumenti a fiato. Coronavirus, ondata di ricoveri di bambini: «Il contagio tra casa e scuola»

Bar e ristoranti: clienti seduti
Bar e ristoranti restano aperti normalmente ma dalle 15 alle 18 è possibile somministrare bevande e alimenti in bar e ristoranti ai clienti seduti. Solo seduti internamente ed esternamente al locale. Vietato consumare il cibo altrove («si mangia in auto o casa, semmai», ha precisato ancora Zaia).

Negozi chiusi la domenica
Grandi e medie strutture di vendita nei prefestivi sono chiuse al pubblico, salvo farmacie, parafarmacia, supermercati, tabacchi ed edicole.
Nei festivi chiusi tutti i negozi, al chiuso o area pubblica, fatta eccezione per gli esercizi commerciali citati prima. «Sabato, quindi, chiusi grossi centri commerciali e Outlet, la domenica chiusi tutti i negozi, eccetto i servizi essenziali», ha spiegato il governatore.
Nei giorni festivi è vietato ogni tipo di vendita anche dei negozi di vicinato, ad eccezione delle medesime categorie.

Vendita a domicilio
Sempre comprensiva e fortemente raccomandata.

Ulteriori misure
Trasporto su acqua, gomma e ferro rimodulano il trasporto per assicurare i servizi minimi di linea e non di linea con il 50% della capienza.

Competizioni sportive
Atleti e tutti gli accompagnatori dei professionisti accedono all’impianto sportivo solo con test con esito negativo eseguito 72 ore precedenti.

Multe
Sanzioni, le multe sono quelle stabilite a livello nazionale e vanno da 400 a 1000 euro.