Il Covid è entrato anche alla casa di riposo di Nogara. Era una delle poche residenze del Veronese che erano riuscite, grazie all’attento lavoro della direzione che subito aveva messo sotto controllo gli accesso e dotato il personale di tutti i dispositivi di protezione, a sfuggire al contagio del virus nella prima ondata di febbraio-marzo. Oggi, purtroppo, la stessa presidente, Silvia Zanetti, informa che i tamponi effettuati nei giorni scorsi hanno evidenziato la positività al Coronavirus per 10 ospiti e per due operatori.
«Purtroppo la nostra casa di riposo “Pio Ospizio San Michele” è stata colpita in questa peggiore seconda ondata da contagio Covid – informa la presidente Silvia Zanetti -. Nonostante fossero state adottate procedure rigide di contenimento, con utilizzo di dispositivi di protezione, severa suddivisione dei reparti, numero degli operatori incrementato per migliorare il servizio, sospensione delle visite dei familiari e di qualsiasi attività prevedesse l’intervento di persone esterne alla struttura, abbiamo riscontrato in corsi di screening dieci ospiti e due operatori positivi».
«Le persone contagiare risiedono nello stesso reparto di degenza ed i due operatori si occupano del medesimo piano – spiega sempre la presidente -. Attualmente i due dipendenti sono a casa seguiti dai rispettivi medici di famiglia. Gli ospiti al momento non presentano situazioni di particolare criticità e sono seguiti dai due medici che operano nella nostra struttura».
Il reparto interessato, composto da 25 ospiti, è stato immediatamente isolato ed è anche stata istituito, grazie al contributo di Assoimprese con una capannina in un luogo esterno dove far cambiare di indumento i sanitari. Gli altri due reparti, con 53 ospiti risultati negativi allo screening, sono stati accuratamente divisi ed il personale dedicato a ciascun singolo reparto.
Foto: a sinistra in alto, la presidente della casa di riposo Silvia Zanetti; in basso, ospiti anziani di un Ipab; a destra, il “Pio Ospizio San Michele” a Nogara.