Giovedì sera i Carabinieri di Verona hanno identificato i genitori del neonato di 4 mesi abbandonato alle Golosine. Il bimbo era stato notato il giorno precedente accanto alla cancellata di una casa all’incrocio tra via Tevere e via Chioda da un cittadino pakistano che si stava recando al lavoro. Questi aveva prontamente chiamato la Polizia facendo intervenire una pattuglia delle Volanti della Questura e successivamente due agenti avevano poi chiamato i sanitari del Suem 118.
La coppia, identificata dai Carabinieri, è originaria della Romania, lui 30 anni e lei 34, dimora in Italia da più di un anno. Lo scorso mese di luglio è nato il primo figlio e considerata la loro precaria situazione economica avevano ricevuto aiuto da una conoscente.
La pesante indigenza e un momentaneo sconforto ha probabilmente indotto la coppia a prendere una decisione tragica che per una serie fortunata di circostanze non ha avuto un esito ancora più drammatico. I due genitori sono stati individuati grazie alla segnalazione della connazionale che li ospitava. La donna, rientrata dal lavoro ed appreso del ritrovamento di un bebè sul marciapiede di via Chioda, non vedendo in casa il figlio dei suoi ospiti, ha subito dubitato della coppia ed ha chiamato il 112 per segnalare il fatto.
I Carabinieri hanno potuto accertare che i due rumeni sono proprio i genitori del piccolo trovato in via Chioda e che loro è la responsabilità dell’abbandono. Sono ancora in corso, coordinati dalla locale magistratura, gli accertamenti per comprendere cosa abbia indotto i due giovani ad un gesto così estremo, se sia stata solo la disperazione per la loro indigenza economica oppure se vi siano motivi di altra natura.
Fortunatamente il piccolo Zeno, come è stato chiamato dai sanitari della Pediatria dell’ospedale di Borgo Trento che amorevolmente lo stanno accudendo, sta bene e nei prossimi giorni i servizi sociali del Comune di Verona provvederanno al suo affidamento. I suoi genitori, oltre che convivere con il rimorso per il gesto commesso, dovranno rispondere dell’accusa di “abbandono di persone minori o incapaci aggravato in quanto commesso dal genitore” con la quale i Carabinieri hanno deferito la coppia alla Procura di Verona.