Le raccomandate non ritirate saranno rispedite con posta ordinaria. Dopo l’errore l’azienda incaricata delle spedizioni si è fatta carico di tutti i costi aggiuntivi. Il sindaco Mirandola: «Informazioni non corrette su questa vicenda contribuiscono a creare confusione e non aiutano i cittadini».
Nelle scorse settimane, i cittadini di Bovolone hanno ricevuto erroneamente la Ta.Ri , Tassa sui Rifiuti, a mezzo raccomandata, a differenza di quanto avvenuto negli anni precedenti, in cui la consegna era gestita tramite posta ordinaria. Si è trattato di uno spiacevole disguido che ha creato disagi ai cittadini, costretti a fare la fila alle Poste per il ritiro della raccomandata.
Come chiarito più volte, il Comune di Bovolone ricorda che non ha alcuna responsabilità per quanto accaduto, poiché non gestisce direttamente l’invio delle comunicazioni.
Si è trattato di un errore dell’azienda incaricata delle consegne che in tutta trasparenza si è assunta la responsabilità dell’accaduto.
Inoltre, a seguito di un incontro con l’amministrazione, che si è svolto in un clima collaborativo, volto a trovare una soluzione, si è fatta carico dei costi aggiuntivi che ne sono derivati. Il Comune ribadisce quindi che nessun costo graverà sui cittadini.
«Ribadiamo il dispiacere per i disagi che i nostri concittadini hanno avuto per questo errore» sottolinea il sindaco Emilietto Mirandola. «Crediamo sia necessario chiarire la vicenda anche a seguito di alcune informazioni inesatte circolate in questi giorni che rischiano solo di aggiungere confusione e non aiutano i cittadini».
Per quanto riguarda le raccomandate fino ad ora non ritirate, l’accordo raggiunto tra il Comune e l’azienda prevede di effettuare un’ulteriore spedizione con la posta ordinaria, che sarà accompagnata da una lettera esplicativa.
Foto: a sinistra, le raccomandate spedite erroneamente; a destra, Emilietto Mirandola sindaco di Bovolone.