Conferma la sua egemonia e sfiora addirittura il primo posto a un punto da Dresda.
Per un solo punto, l’Interporto tedesco di Brema (362 punti su 400) è il primo classificato contro i 361 punti di Quadrante Europa, con Verona che mantiene comunque la sua leadership tra tutti gli interporti italiani.
La Deutsche GVZ Gesellschaft (DGG), istituzione con sede a Brema, è il promotore della classifica europea degli interporti redatta con cadenza quinquennale.
Nel 2010 ha pubblicato i risultati della prima classifica europea seguita nel 2015 dalla seconda edizione. Per la terza classifica dell’anno 2020, l’ente ha rivisto i criteri di valutazione. Lo scopo della classifica è quella di dimostrare lo sviluppo e il costante cambiamento del panorama logistico negli ultimi 5 anni.
Inoltre, è un ‘occasione per scoprire quali suggerimenti si debbano concretizzare per un ulteriore sviluppo. Per la classifica 2020 sono stati individuati 38 criteri di valutazione, determinati e ponderati. Tra questi figurano il numero attuale dei dipendenti, superficie totale in ettari, sviluppo in percentuale rispetto all’area totale, stato attuale dell’area commerciale in ettari, opzioni di espansione dell’area in ettari, capacità di stoccaggio dell’interporto, grado di sviluppo dell’insediamento, numero delle società operative insediate nell’area, capacità di carico dei terminali, implementazione di tecnologie di sicurezza digitali e innovative.
Tra i fattori rilevanti quello degli occupati: 13 mila lavoratori tra diretti e indiretti per il Quadrante Europa, contro le circa 4 mila unità degli altri soggetti. Altro criterio di valutazione importante la capacità terminalistica: è stata indicata la capacità delle unità di carico (TEU convertite in LTE), che possono includere container, casse mobili e semirimorchi. Impressionante è il volume della capacità complessiva dell’Interporto Quadrante Europa Verona con 800.000 unità di carico, mentre il valore medio in Europa si attesta sulle 135.000 unità di carico. Il dato specifico della capacità di carico dei terminali risulta ancora più significativo, vedendo nuovamente il Quadrante Europa in testa alla classifica, con un carico massimo di lavoro di 730.000 unità a fronte di una media Europea di 75.000. Rilevante è stato anche il ruolo del settore informatico che, grazie alla controllata Quadrante Servizi, ha permesso di raggiungere elevati standard di efficienza del comparto ICT, fattore che ha acquisito un peso notevole con i nuovi criteri introdotti.
I risultati economici e patrimoniali di bilancio del Consorzio ZAI – Interporto Quadrante Europa confermano anche per l’anno 2019 un utile che, al lordo delle tasse (IRES ed IRAP), risulta pari ad 4.787.000 euro , mentre l’utile netto risulta pari ad € 3.116.000. L’utile è stato realizzato pur avendo tra i costi una tassazione di 744.000 euro a titolo di IMU e di 151.000 euro a titolo di TASI. Il fatturato complessivo è passato da 10.552.000 euro del 2018 ad 18.968.000 euro del 2019 a seguito dell’aumento delle vendite di aree.
Soddisfatto per il risultato della classifica il presidente dell’Interporto Quadrante Europa di Verona, Matteo Gasparato: «Dopo essere stato per 10 anni al primo posto nelle due precedenti classifiche tra gli interporti europei, l’interporto di Verona si è confermato al pari di quello di Brema leader fra le infrastrutture logistiche intermodali europee, un modello a cui guardano con attenzione anche gli altri Paesi. Ritengo che tale risultato sia merito dell’ente di gestione dell’Interporto – il Consorzio ZAI –, delle sue società controllate, ma soprattutto merito dell’attività svolta dalle oltre 140 aziende di logistica e di trasporto operanti nell’area del Quadrante Europa. Il risultato ci sprona comunque a lavorare sempre meglio, ad aumentare la qualità e la varietà dei servizi offerti dall’interporto di Verona e ad investire nello sviluppo di nuovi terminali per espandere sempre di più la capacità terminalistica del nostro interporto, attuare delle politiche di sviluppo green con l’obiettivo di incentivare sempre di più il trasporto su ferrovia, decongestionando la rete autostradale italiana e contribuendo ad abbassare i livelli di inquinamento».
Foto: a sinistra, la sede dell’Interporto Quadrante Europa a Verona; a destra in alto, il presidente Matteo Gasparato e il sindaco di Verona Federico Sboarina; in basso, la presentazione in conferenza stampa dei dati.