Ieri sera , mercoledì 5 agosto, si è dimesso il presidente di Agsm, la municipalizzata del gas e dell’energia, Daniele Finocchiaro.
A pesare, l’impasse politico interno al centro destra che governa la città scaligera sul progetto di fusione di Agsm con Aim Vicenza ed A2A Milano.

Una battaglia che solo un mese fa ha visto il presidente Finocchiaro finire per ben tre volte in minoranza, ed alla fine passare la linea della Lega con una pietra tombale sul piano con A2A e l’apertura ad una fusione a due Agsm Verona e Aim Vicenza.
Una situazione che Finocchiaro, 53 anni, palermitano d’origine, presidente anche del Consiglio d’amministrazione dell’Università di Trento e del Gruppo Tecnico “Ricerca e Innovazione” di Confindustria; già presidente ed amministratore delegato di Glaxo SmithKline, non poteva continuare a sostenere.
Lui manager arrivato per portare a compimento un progetto industriale (sulla poltrona l’aveva nominato il 10 aprile 2019 il sindaco Sboarina appunto su indicazione di Confindustria) per creare un polo dei multiservizi con il colosso A2A, quotato in borsa.

Sulle dimissioni del presidente è intervenuto anche Stefano Casali, fondatore di Verona Domani e consigliere regionale Veneto di FdI : «Bene le dimissioni di Finocchiaro che dimostrano che ha compreso come la linea milanese che voleva imporre era totalmente sbagliata. – ha commentato Casali – In primis si è dimostrato come non esisteva l’infungibilità di A2A in una possibile operazione con Agsm, se la politica non avesse aperto gli occhi al manager probabilmente si sarebbero generate gravi illegittimità con imprevedibili conseguenze giudiziarie. Infatti alla faccia dell’asserita infungibilità sono pervenute ad oggi già tre proposte oltre a quella fatta senza gara da A2A.

Noi siamo per altro per aprire al massimo e con assoluta trasparenza a tutte le realtà esistenti prima di valutare se necessario fare una fusione cosa che non è nemmeno certa. Infatti i bilanci di Agsm sono buoni e i clienti veronesi sono fedeli e sostengo la loro multiutility che è al 100% di priorità dei Veronesi.
Meno male che la politica ha insegnato la strada giusta a manager non del territorio . Si riconosce a Finocchiaro il merito di non aver perseverato nell’errore manifesto, che ora è evidente anche a chi prima era distratto, dando le dimissione accettate con decisione e sollievo dalla comunità veronese.
Si prosegua ora con Vicenza rafforzando la multiutilty del veneto occidentale» – ha concluso Casali.

Foto: a sinistra, l’ex presidente di Agsm, la municipalizzata del gas e dell’energia, Daniele Finocchiaro; a destra Stefano Casali consigliere regionale del Veneto.