Da una parte garantire e migliorare l’efficienza degli impianti di depurazione, dall’altra consentire il regolare svolgimento delle attività di vinificazione. Il tutto a tutela dell’ambiente e della valorizzazione del territorio. Questa la fotografia dell’accordo siglato oggi tra Acque Veronesi e il Consorzio Tutela Vini Valpolicella, che porterà all’apertura di un tavolo tecnico per la gestione dei reflui di produzione delle cantine.
Il documento, siglato dal presidente di Acque Veronesi, Roberto Mantovanelli, e dall’ex presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Andrea Sartori (ha lasciato la guida da pochi giorni a Christian Marchesini), riaggiorna tematiche già affrontate nel 2012, quando un provvedimento regionale aveva assimilato alle utenze civili gli scarichi delle cantine sotto una certa dimensione, fissando parametri da rispettare e controlli. Il nuovo accordo nasce dall’esigenza di aggiornare i protocolli alle nuove normative introdotte, considerando le necessità produttive di un territorio che ha registrato negli ultimi anni un forte incremento dell’attività di vinificazione e il raggiungimento degli obiettivi sempre più stringenti del gestore in fatto di sostenibilità ambientale.
«La depurazione è la fase finale del sistema idrico integrato ma è per antonomasia l’esempio di come i gestori, e quindi anche Acque Veronesi, proteggano l’ambiente -. spiega Mantovanelli -. Tutelando, come in questo caso legato alla Valpolicella, non solo i territori ma anche le eccellenze ad essi collegati. I reflui fognari che arrivano nei depuratori sono carichi di inquinanti, che se rilasciati in ambiente senza nessun tipo di trattamento sarebbero fortemente dannosi. L’azione degli impianti di depurazione è proprio quella di trattenere gli elementi inquinanti per le acque superficiali e rilasciare in ambiente solo l’acqua depurata. Ogni anno grazie all’attività dei depuratori Acque Veronesi rilascia in ambiente circa 70 miliardi di litri di acqua potabile di buona qualità».
«Lascio in eredità al nuovo presidente del Consorzio, Christian Marchesini, e a tutto il cda un progetto importante – dichiara Sartori -. La sostenibilità produttiva della denominazione è stata una delle parole chiave del mio mandato. Sono certo che le aziende vitivinicole della Valpolicella sapranno dare ulteriore impulso a un’economia sempre più improntata al green e alla salvaguardia dell’ambiente».
Il tavolo tecnico sarà aperto a tutte le aziende vitivinicole interessate alla tematica
Foto: a sinistra, uno scarico di acque reflue depurate di cantina; a destra in alto, il presidente di Acque Veronesi, Roberto Mantovanelli, e l’ex presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Andrea Sartori.