Tutto ha inizio ai primi di giugno, quando una residente aveva segnalato al Comune di Angiari il degrado, la pericolosità di panchine, giostrine e altalene del parco di via Soave.
Di conseguenza il municipio aveva disposto il divieto di utilizzo di panche e giochi inutilizzabili, segnalando il provvedimento con cartelli e cingendo di nastro biancorosso le attrezzature non a norma, in attesa della loro sostituzione.
Apriti cielo, ad un’altra signora angiarese, D.S., la cosa non va giù e esterna sul social la sua rabbia con un post sopra le righe: «Ho una sola parola per voi: siete solo vergognosi!!! Adesso mi ritrovo con i figli piangenti perché non possono nemmeno uscire davanti casa. Ma non vi fate un pò schifo????».
Non ci ha pensato due volte il sindaco Antonino Puliafito ad attivarsi per procedere con l’azione legale che sfocerà con una denuncia in Procura per il commento ritenuto offensivo: “Tale commento – è scritto nella delibera, risulta lesivo ed offende l’onore e il prestigio dell’amministrazione comunale”.
«Il provvedimento – fa sapere il sindaco – servirà a dissuadere altri ad adottare comportamenti verbali del genere per il futuro. La critica può anche starci, non le offese».
Probabilmente Puliafito con questa azione si è giocato un voto alle prossime elezioni ma ha salvaguardato l’immagine dell’amministrazione.
Foto: a sinistra, il sindaco di Angiari Antonino Puliafito; a sinistra il social Facebook dove è stato postato il commento ritenuto offensivo; delle giostrine in un parco, archivio.