Il lockdown causato dal coronavirus non ha fermato l’opera e il servizio dei Lions; l’emergenza ha invece rafforzato l’impegno dell’associazione, che tramite la Fondazione Internazionale e i club territoriali ha permesso di offrire un valido contributo sia economico sia di competenza e tempo messi a disposizione dagli associati.

La sede centrale di Chicago, tramite la Fondazione (LCIF) sempre pronta ad intervenire in situazioni di gravi emergenze nazionali, ha donato all’Italia 350 mila dollari, con i quali sono stati forniti ai centri Covid italiani 38 ventilatori polmonari (di cui 2 al Distretto di cui fa parte Verona) e 5 unità di monitoraggio sub-intensivo, in accordo con le autorità sanitarie.

Contemporaneamente, dai singoli Club territoriali (in Italia 1.350 Club Lions e 350 Club Leo, i giovani Lions) sono state avviate raccolte fondi aperte ai soci e a tutti i cittadini che hanno permesso di raggiungere la cifra di oltre 6 milioni di euro, importo considerevole per un’associazione privata.
Di questa ingente somma, oltre 200 mila euro sono stati raccolti nel Distretto, che comprende le province di Verona, Vicenza, Trento e Bolzano.

I fondi in parte sono stati destinati all’acquisto di altri ventilatori polmonari presso-volumetrici, di apparecchiature e materiale sanitario per ospedali, Protezione civile, Croce Rossa Italiana, case di Riposo e in parte sono stati destinati alle emergenze alimentari, in supporto all’azione svolta da parrocchie, Caritas, banco alimentare, comuni.

Oltre al sostegno economico, i Lions hanno offerto le proprie competenze e il proprio tempo: diversi medici associati Lions hanno accolto l’invito della Protezione civile di mettersi a disposizione per far fronte all’ingente sforzo degli operatori sanitari in prima linea.

Lettere di ringraziamento sono state inviate dalle Ulss e dagli enti che hanno ricevuto contributi.
Anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati e Angelo Borrelli, direttore della Protezione Civile Italiana, hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per le azioni poste in essere dai Lions sia a favore della popolazione che delle strutture sanitarie.

«Ricevere i ringraziamenti dai beneficiari del service ci riempie di orgoglio e ci spinge a proseguire nel nostro impegno con sempre maggior fervore» – così Guido Cella, Governatore del Distretto, che in questi ultimi mesi del suo mandato ha dovuto affrontare l’emergenza e coordinare l’azione dei Clubs.

Ora il comando passa al nuovo Governatore, Leonardo Di Noi del Club San Bonifacio-Soave, che resterà in carica dal 1° luglio fino a giugno 2021.
«Raccolgo un testimone di estrema importanza, il mio mandato inizia con un’emergenza assolutamente non prevedibile fino a pochi mesi fa. Con la squadra di lavoro che mi supporta porteremo avanti con grande impegno l’opera iniziata da Guido Cella, sicuro di poter contare sulla partecipazione di tutti gli amici Lions e sul sostegno della cittadinanza».

Il Lions Clubs International è l’associazione di service più grande al mondo. Nata 103 anni fa dall’intenzione di Melvin Jones, uomo d’affari di Chicago, di mettere una parte del proprio tempo e delle proprie risorse economiche al servizio di chi ne avesse più necessità, si è sviluppata in 208 Paesi, suddivisi in Distretti e Club, e coinvolge oggi 1,7 milioni di soci Lions e Leo in tutto il mondo.
In Italia sono presenti 1700 Club con 40.000 soci, persone che hanno deciso di usare i propri talenti per migliorare le proprie comunità, in linea con l’obiettivo di Melvin Jones.

Foto: a sinistra la locandina dei fondi raccolti dai Lions in Italia; a destra dall’alto, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati; Guido Cella, attuale Governatore del Distretto e il nuovo Governatore, Leonardo Di Noi del Club San Bonifacio-Soave.